Vanity Fair (Italy)

L’importanza di cambiare

I nuovi inizi la elettrizza­no, in Puglia si sente a casa e le sue collezioni sono esplosioni di colori

- Marta Ferri di ILARIA CHIAVACCI

Un rifugio nel borgo

Se per la maggior parte delle persone traslocare è un evento traumatico, per Marta Ferri è un piacere: «In totale ne ho fatti quindici. Sono naturalmen­te predispost­a al cambiament­o: cominciare da capo e mutare scenario mi elettrizza». In questo caso, parlare di nuovo scenario significa finire a Savelletri di Fasano, in Puglia, nell’esclusivo resort Borgo Egnazia, dove Marta ha una residenza fissa che, quando lei non c’è, è disponibil­e per gli ospiti della struttura. «Camilla Vender e Aldo Melpignano (i proprietar­i di Borgo Egnazia, ndr) sono miei carissimi amici e questo posto l’ho visto nascere contribuen­do da subito con una linea, Maestrale, prodotta in esclusiva per la boutique dell’hotel, e con le divise per i sommelier e i camerieri del ristorante. Molti clienti abituali ormai mi conoscono e sono incuriosit­i dalla mia figura, ci è venuto naturale dar vita a questo progetto. La casa di Marta è casa mia in tutto e per tutto, con i miei colori e gli oggetti che ho scelto e prodotto per arredarla». Il risultato è una home collection acquistabi­le in loco: «Lavorare gomito a gomito con gli artigiani per produrre le lampade in ferro, i lini e le ceramiche è stata la parte più bella. Borgo Egnazia rispetta il classico cliché pugliese, domina il tufo bianco. La casa di Marta invece è un’esplosione di colore: vado particolar­mente fiera del portico, che ho spugnato di un rosa polveroso che lo rende veramente accoglient­e».

Tessuti bespoke

Marta non la incontro in Puglia ma a Milano, nel suo atelier di piazza Borromeo, dove riceve le clienti per il suo progetto di abiti su misura. Piove, pure, ma il suo studio è una tale esplosione di stampe, colori e tessuti che non stento a immaginare l’energia che si possa respirare nella Casa di Marta. «Lavorando con i tessuti per me la ricerca è fondamenta­le. Le stoffe hanno carattere, si comportano tutte in maniera diversa. All’inizio non è stato facile, per le persone vestirsi con tessuti pensati per l’arredament­o era un tabù. In più non hai molto tempo per capire veramente il cliente, un appuntamen­to dura in genere una ventina di minuti e in quella frazione devi riuscire a leggerlo, interpreta­rlo. A volte le persone si schermano dicendo che vogliono qualcosa quando in realtà ne vogliono altre, oppure vogliono far credere di essere più sicure di quello che sono».

Cacciatric­e di suggestion­i

Come tutto nella sua vita, anche il guardaroba è un’esplosione di colori, suggestion­i e ricerca: «Se non ti stai sforzando per uscire così, allora è il look giusto per te, questa è la mia regola. Uso molto le camicie da uomo con i jeans, di solito Levi’s. E poi porto sempre con me qualcosa di mia madre, in particolar­e abiti chemisier. Credo che una delle mie qualità sia saper scegliere, per questo amo il vintage. A Milano il mio punto di riferiment­o è Umana vintage».

 ??  ?? Nell’atelier milanese Marta Ferri, 34 anni, disegna e produce su misura. ConLa casa di Marta si è cimentata in una home collection venduta nella boutique del resort Borgo Egnazia.
Nell’atelier milanese Marta Ferri, 34 anni, disegna e produce su misura. ConLa casa di Marta si è cimentata in una home collection venduta nella boutique del resort Borgo Egnazia.

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