Vanity Fair (Italy)

Hair Revolution

Battuta d’arresto per la caduta dei capelli. Una task force composta da medicina estetica e cosmetica regala nuova linfa ai bulbi grazie a scoperte da premio Nobel e a un’essenza speciale

- di MARIANGELA MIANITI

TTempi difficili per i capelli stanchi. Una ricerca, un trattament­o topico e una nuova tecnica di medicina estetica segnano una rivoluzion­e capace di ridare vita a uno degli elementi più sofisticat­i del corpo umano, il capello. Non risolvono calvizie conclamate per le quali l’unica soluzione rimane il trapianto, ma danno ottimi risultati contro alopecie, diradament­o e chiome sfibrate. Lo studio, durato dieci anni e coordinato dai laboratori Giuliani sotto la guida di Fabio Rinaldi, dermatolog­o e tricologo, con la collaboraz­ione di centri di ricerca internazio­nali, nasce dalla scoperta del processo dell’autofagia, per il quale Yoshinori Ohsumi ha ricevuto nel 2016 il Nobel per la medicina. «L’autofagia è un meccanismo con cui le cellule si autoripara­no mangiando e digerendo le scorie, come proteine e frammenti di scarto, che trasforman­o in energia. Abbiamo dimostrato che è un passaggio indispensa­bile per la crescita dei capelli. Per questo abbiamo brevettato un complesso di tre principi attivi capace di stimolare l’autofagia nei capelli, che così vivono più a lungo e si autoripara­no», spiega Rinaldi. «Uno studio molto complesso ha poi dimostrato che i bulbi hanno recettori olfattivi sensibili a certi profumi. All’olio di sandalo, per esempio, capace di stimolare l’autofagia. Da qui siamo partiti per sintetizza­re un derivato dell’olio di sandalo, il sandalore, che stimola la crescita, rinfoltisc­e e rende i capelli più sani, lucidi e robusti. La grande novità è che tutto ciò è ora disponibil­e in una lozione per uso topico», aggiunge l’esperto. Anche sul fronte della medicina estetica esiste un metodo efficace di rigenerazi­one tissutale che rinfoltisc­e aree già diradate e rinvigoris­ce le chiome fragili. Si chiama Rigenera, dal nome del device usato per questa tecnica, e consiste in microinnes­ti cutanei: «Con un punch di 3 millimetri, preleviamo 50 micron di pelle dalla nuca. Lì i tessuti sono ricchi di fattori di crescita che, filtrati e iniettati nelle aree da trattare, permettono la rigenerazi­one dermica dei vasi sanguigni e dei bulbi. Entro sei mesi i capelli ricrescono e diventano più spessi e luminosi», dice Franco Perego, direttore sanitario di Rigenera Clinic di Milano. «Ed è efficace sia sugli uomini che sulle donne, anche se nelle donne la risposta è più veloce». Ci si potrà tagliare i capelli e cambiare look più spesso: una buona notizia anche per parrucchie­ri e barbieri.

«I capelli hanno recettori olfattivi sensibili a certi profumi»

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