LA PIÙ GEISHA DEL REAME
Caro Massimo,
Ho una storia d’amore platonica con il mio capoufficio e per anni mi sono dedicata solamente a lui: tutti i giorni, dieci, dodici ore al giorno, facendo molti straordinari non pagati pur di stargli vicino. Parlo di storia platonica perché lui, anche se mi ha sempre ricambiato con modi gentili e affettuosi, essendo sposato non ha mai voluto andare oltre. Ma ultimamente mi sono sentita tradita, perché è arrivata in ufficio un’altra segretaria, più giovane di me e, ammetto, anche carina, e il mio capo si rivolge sempre più spesso a lei, chiedendole di fermarsi a lavorare fino a tardi, al posto mio. Ho cercato di difendere la mia posizione: ammetto di aver avuto un atteggiamento molto antipatico con lei, senza dovermi sforzare, perché non la sopporto. Lei si è lamentata e lui mi ha detto chiaramente di smetterla, oppure prenderà dei provvedimenti. Quindi dovrei stare zitta mentre me lo porta via, dopo tanti anni di dedizione totale? Voglio liberarmi di lei ma non so come fare. Un consiglio? — Tina
Fatti una vita. La tua lettera sembra concepita da un maschio che si diverte a mettere in fila i luoghi comuni sulla donna accudente a sfavore di telecamera. Quella che sta nell’ombra, e nell’ombra s’annulla per l’Uomo Importante & Sposato, accontentandosi delle briciole. E quando persino quelle le vengono sottratte da una concorrente più giovane o smaliziata, indirizza i suoi strali non sul maschio egoista e padrone ma sulla rivale, per stabilire una volta per tutte chi sia la più geisha del reame. Non dubito della sincerità dei tuoi sentimenti. Ma a volte si può essere al tempo stesso sinceri e malati. E non c’è molto di sano in una relazione a senso unico come la tua, impostata sulla subordinazione gerarchica ed emotiva, oltre che sullo sfruttamento consensuale (gli straordinari regalati). Lui è il capo, tu no. Lui è sposato, tu no. E non siete nemmeno amanti, perché lui non intende tradire la moglie, o almeno così ti fa credere. Lasciandoti il sospetto (e lasciandolo anche a noi) che in realtà non sia abbastanza interessato a te per imbarcarsi in una storia parallela. Mentre il mondo, lo sapevamo anche prima di #MeToo, è pieno di capiufficio che fanno le corna alla moglie con la segretaria, specie se quest’ultima è giovane e soggiogata dal fascino del maschione alfa. L’arrivo sulla scena di una candidata che risponde in pieno ai requisiti richiesti ti ha messo in allarme. Eri pronta a dargli tutto in cambio di nulla, purché su quel nulla tu almeno avessi l’esclusiva. E adesso ti accontenteresti di ripristinare la situazione precedente – il nulla, appunto – pur di non dovere retrocedere al secondo posto nell’elenco delle favorite. Figuriamoci se scoprissi che a quell’altra sta concedendo le attenzioni che a te ha sempre negato. Perderesti la testa al punto da rischiare di perdere il posto, facendo qualcosa che sicuramente ti ripugna: allearti con la moglie contro di lei, in una sorta di delirio autodistruttivo, rivelandole che la nuova segretaria ha una tresca con il marito. Del genere: muoia Sansone con tutte le segretarie. Presa come sei dentro una bolla di risentimento, mediti su che cosa fare per liberarti di quella che consideri un’approfittatrice. Ma non sarebbe meglio se ti liberassi della te stessa che è giunta fino a questo punto? Scusa se mi permetto, ma la tua vita dev’essere davvero vuota se per riempirla hai dovuto mettere al centro dell’universo il tuo datore di lavoro. Condannandoti in ogni caso alla sofferenza: se lui non si mettesse con te (o, peggio, se si mettesse con l’altra), ma anche nel caso in cui lui con te ci fosse stato. Perché gli avresti consegnato le chiavi del tuo umore, in ufficio e nel privato, consumandoti in una faticosa esistenza di amante in lista d’attesa (dei suoi comodi). Eppure la vita è altrove, lontano dalle mura lavorative in cui l’hai ingabbiata. Solo lì ti senti a tuo agio? Ma, dopo l’arrivo della rivale, non è più vero nemmeno questo. E allora scappa, evadi, cerca facce nuove, partecipa a un corso di qualsiasi cosa. E fidanzati con il primo segretario piacevole che ti aiuterà a compilare la domanda di iscrizione.