Il salotto delle borse
Apre una boutique con un concept «goloso» per rappresentare le emozioni delle donne
Entrando si ha come l’impressione di essere in una pasticceria, con tanto di sgabelli e tavolini. Al posto dei dolci, le nuove collezioni di borse Coccinelle. Solo un assaggio del piano di sotto, un’ampia sala rotonda e «smussata», con moquette dai colori confetto e scaffali ricoperti di pelliccia ecologica, morbidi come nuvole di zucchero filato. Una saletta privata (ma non troppo) pensata per accogliere e raccogliere chi passerà da qui per un’esperienza d’acquisto. Perché oggi di quello si tratta: «Ho immaginato questa boutique come un luogo diverso, dove chi entra si guarda intorno meravigliato con gli occhi e l’emozione di una bambina», spiega Eleonora Pujia, creative director del marchio insieme con Vinciane Stouvenaker che aggiunge: «L’idea ha preso forma dal bisogno di ridefinire i valori del brand e mettere l’universo femminile al centro del progetto, costruendo uno spazio empatico che desse vita agli oggetti e ponesse la massima attenzione al dettaglio». Di dettagli e dell’universo femminile, l’architetto Roberto Baciocchi, che ha firmato il progetto, se ne intende. Basti pensare ad alcuni dei suoi lavori più recenti, come le Pasticcerie Marchesi, punto di sosta dello shopping nel centro di Milano. Anche lì, colori pastello e luci sapientemente soffuse hanno fatto la differenza. È provato infatti che elementi come le luci e i colori possano predisporre le donne in un determinato stato d’animo, più propenso a regalarsi un momento piacevole che favorisce lo slancio di un acquisto. «Il colore è la rappresentazione visiva di un’emozione: quelli tenui, in particolare, veicolano una fantasia femminile che ricerca equilibrio e tranquillità», afferma Baciocchi. «Questo interrato, per esempio, con le sue luci e le sue nuance è la fine dello stesso percorso che Alice (quella del paese delle meraviglie) fa quando scende nel pozzo e scopre un mondo diverso e nascosto, pieno di stimoli e novità». Con uno spiccato accento aretino, Baciocchi snocciola nozioni di «psico-architettura» sulla mente femminile: «La testa delle donne è più complessa di quella degli uomini, che sono in genere più prevedibili e abitudinari. Le donne hanno bisogno di stimoli diversi e fanno percorsi mentali apparentemente senza alcuna logica. Questo rende la loro fantasia più ricca e stimolante». A proposito di dettagli: il marchio compie quest’anno il suo quarantesimo anniversario, ma questa è un’altra storia.