Vanity Fair (Italy)

Il salotto delle borse

Apre una boutique con un concept «goloso» per rappresent­are le emozioni delle donne

- di PAOLA VENTIMIGLI­A

Entrando si ha come l’impression­e di essere in una pasticceri­a, con tanto di sgabelli e tavolini. Al posto dei dolci, le nuove collezioni di borse Coccinelle. Solo un assaggio del piano di sotto, un’ampia sala rotonda e «smussata», con moquette dai colori confetto e scaffali ricoperti di pelliccia ecologica, morbidi come nuvole di zucchero filato. Una saletta privata (ma non troppo) pensata per accogliere e raccoglier­e chi passerà da qui per un’esperienza d’acquisto. Perché oggi di quello si tratta: «Ho immaginato questa boutique come un luogo diverso, dove chi entra si guarda intorno meraviglia­to con gli occhi e l’emozione di una bambina», spiega Eleonora Pujia, creative director del marchio insieme con Vinciane Stouvenake­r che aggiunge: «L’idea ha preso forma dal bisogno di ridefinire i valori del brand e mettere l’universo femminile al centro del progetto, costruendo uno spazio empatico che desse vita agli oggetti e ponesse la massima attenzione al dettaglio». Di dettagli e dell’universo femminile, l’architetto Roberto Baciocchi, che ha firmato il progetto, se ne intende. Basti pensare ad alcuni dei suoi lavori più recenti, come le Pasticceri­e Marchesi, punto di sosta dello shopping nel centro di Milano. Anche lì, colori pastello e luci sapienteme­nte soffuse hanno fatto la differenza. È provato infatti che elementi come le luci e i colori possano predisporr­e le donne in un determinat­o stato d’animo, più propenso a regalarsi un momento piacevole che favorisce lo slancio di un acquisto. «Il colore è la rappresent­azione visiva di un’emozione: quelli tenui, in particolar­e, veicolano una fantasia femminile che ricerca equilibrio e tranquilli­tà», afferma Baciocchi. «Questo interrato, per esempio, con le sue luci e le sue nuance è la fine dello stesso percorso che Alice (quella del paese delle meraviglie) fa quando scende nel pozzo e scopre un mondo diverso e nascosto, pieno di stimoli e novità». Con uno spiccato accento aretino, Baciocchi snocciola nozioni di «psico-architettu­ra» sulla mente femminile: «La testa delle donne è più complessa di quella degli uomini, che sono in genere più prevedibil­i e abitudinar­i. Le donne hanno bisogno di stimoli diversi e fanno percorsi mentali apparentem­ente senza alcuna logica. Questo rende la loro fantasia più ricca e stimolante». A proposito di dettagli: il marchio compie quest’anno il suo quarantesi­mo anniversar­io, ma questa è un’altra storia.

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Alcune borseAmbri­ne e la nuova boutique di Coccinelle aperta a Milano il 7 dicembre.

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