Vanity Fair (Italy)

Un tartan al mese

Prima di scrivere un’intera saga, lo scozzese ALAN PARKS era un tranquillo disegnator­e di cd. Niente a che vedere con McCoy, il suo burbero detective ammirato anche dai più grandi scrittori di noir

- di GAETANO DE VIRGILIO

Glasgow, 1 gennaio 1973, grandi folate di vento gelido sferzano i viali. La prima regola per chi entra al Barlinnie, tra le prigioni più pericolose della Scozia, è portarsi delle sigarette. Il detective Harry McCoy ha con sé delle Regal. È lì perché Howie Nairn, detenuto nell’Unità speciale, lo ha convocato per una confidenza: Lorna Skirving, una semplice cameriera, il giorno dopo sarà ammazzata. McCoy ha poche ore per impedirlo. Peccato che il tempo non si cristalliz­zi. Il 2 gennaio Lorna muore colpita da un proiettile. Inizia così Gennaio di sangue di Alan Parks (Bompiani, pagg. 360, € 18, traduzione di Marco Drago; in libreria dal 2 gennaio), il primo dei 12 noir dedicati ciascuno a un mese dell’anno. Alan Parks, fino a ora disegnator­e di copertine di cd e

direttore creativo di molte importanti etichette discografi­che statuniten­si e inglesi, debutta con un libro che segue perfettame­nte la scia di altri due grandi autori scozzesi, come William McIlvanney e Malcolm Mackay. Il genere è quello del Tartan Noir, ossia la letteratur­a di mistero specificam­ente scozzese. Non è un caso che alcuni principi del noir e della scrittura d’impatto come Peter May, Ian Rankin e Bret Easton Ellis abbiano speso parole d’elogio per Parks. Il detective McCoy è a metà strada tra Harry Hole, poliziotto burbero, alcolizzat­o e di tanto in tanto drogato, nato dalla penna di Jo Nesbø, e Rust Cohle, il cocciuto investigat­ore protagonis­ta di True Detective. Il linguaggio, nudo e crudo, si addolcisce solo quando lo sguardo si posa su Glasgow colta nel pieno inverno, dove perfino l’agrifoglio resiste a malapena nella foschia gelata. I deboli fanali dei taxi faticano a illuminare la grande città, tutta casolari, spacci clandestin­i e pub; questa città in cui «liberarsi di qualcuno è facile come scegliere la cravatta rossa invece di quella blu».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy