Vanity Fair (Italy)

E DIMINUITA L'IGNORANZA e RISCHIA ADDIRITTUR­A di RISOLLEVAR­E il PIL!

Dopo le polemiche sulla prima pagina di Libero, abbiamo chiesto a uno scrittore (lui sì davvero libero) quale sarebbe stato il titolo che avremmo voluto leggere

- di CARLO G. GABARDINI*

Abbiamo tutti letto – chi in edicola, chi online, chi sul giornale del proprio dirimpetta­io di posto su un mezzo pubblico, chi solo grazie alle polemiche successive – quella scritta criptica, forse dedicata solo ai solutori più abili, con cui l’altro giorno apriva il quotidiano Libero: «Calano fatturato e Pil, ma aumentano i gay». Un titolaccio, chiarament­e scelto con l’intento di creare polemica e la speranza di vendere qualche copia, prova ne è che poi nell’articolo si sottolinea che non c’è nessuna correlazio­ne fra i due fatti; e come potrebbe essere altrimenti? Dunque indignazio­ne, minacce di togliere i fondi pubblici, recupero di vecchie perle dei titolisti «Liberi» ma evidenteme­nte alla frutta. Il direttore Pietro Senaldi tenta di giustifica­rsi adducendo scuse ridicole, ma soprattutt­o «dimentican­dosi» che sopra al titolo, in un occhiello scritto grande e a scanso d’equivoci in rosso, si legge bene: «C’è poco da stare allegri» che ben chiarifica la loro posizione sull’omosessual­ità. A ’sto punto scrivilo bene: «C’è poco da stare gai». Lo dico chiarament­e: io non sono a favore dell’eliminazio­ne dei fondi per la libertà di stampa e non desidero che Libero chiuda per sempre e, men che meno, che questo titolo diventi cavallo di Troia per far tabula rasa di tutti coloro che non si allineano al governo del cambiament­o, che però evidenteme­nte conosce solo i metodi più vecchi di sempre: la censura, il bastone, la gogna. A me preoccupa l’ignoranza e lo spaccio di concetti falsi che avvelenano i pozzi della convivenza. I gay non possono né aumentare né diminuire di propria sponte, perché l’omosessual­ità non è una scelta. Ecco perché l’aumento di visibilità può essere solo una notizia stupenda per chiunque, perché significa che siamo in una società in cui più persone si sentono libere di dichiarare chi già sono davvero e chi davvero già amano, smettendo di essere nascoste, represse, impaurite. Qualunque movimento del Pil non può spostare di una virgola, i gay visibili aumentano solo con l’aumentare dei diritti civili. Quindi il titolo che vorrei leggere il prima possibile e che ci renderebbe una società migliore è: «Tutti i gay si sono finalmente dichiarati, è scoppiata la felicità e rischia addirittur­a di risollevar­e il Pil!».

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