Vanity Fair (Italy)

C’ERA UNA VOLTA ...A CANNES

La favola del cinema continua, una nuova edizione del Festival si è aperta e hanno cominciato a sfilare film e autori, divi e curiosi, feste e mercati. Fra i tanti protagonis­ti di grido, sapete chi è il più tenero?

- di ENRICA BROCARDO

Anche grazie al puntuale depistaggi­o da parte dei loro entourage, le big star si spostano invisibili da un hotel a un red carpet, da un’intervista a un party. Difficile vederne qualcuna in giro, tranne qualche volta a notte fonda in locali insospetta­bili. Cannes offre parecchi rifugi ai suoi ospiti famosi: l’hotel Majestic, il JW Marriott e, soprattutt­o, il Martinez.

È lì che si sono incontrati per la prima volta tutti i membri della giuria per una cena a La Palme d’Or, il ristorante 2 stelle dell’albergo. Non solo il menu, anche le posate erano state appositame­nte create in onore del presidente, il regista Alejandro González

Iñárritu dall’artista e moglie dello chef Christian Sinicropi: Catherine. Ed è lì che una fila di persone staziona a ogni ora dietro le transenne nella speranza di intercetta­re qualche viso noto.

Di Festival di Cannes non ce n’è uno solo. C’è quello del pubblico che serpentina in lunghe code per le proiezioni al Grand Théâtre Lumière, gli uomini quasi tutti in smoking, le donne quasi tutte in lungo. Eleganti lo sono anche quelli che il biglietto non ce l’hanno e se ne vanno in giro con un cartello con sopra il titolo del film per il quale sperano di farsi regalare un ingresso last minute. Le vetrine dei negozi del centro sono invase da abiti da sera e, spendendo anche meno di 100 euro, si può fare una discreta figura. Nonché, volendo, tornarsene a casa con una foto sul red carpet che alcuni chioschi a due passi dal Palais promettono di realizzare per un costo che va dai 25 ai 40 euro. Mentre i più creativi possono optare per l’acquisto di uno schizzo della scalinata sul quale far aggiungere la propria figurina.

Dentro al Palais c’è il mercato (altro festival), uno dei luoghi dove ci si incontra per comprare e vendere film, progetti, idee. Il tutto mentre cala un’incertezza sempre più fitta sugli orizzonti dell’intratteni­mento. La parola che si sente più spesso, al bar come alle conferenze stampa, è Netflix. Cannes ha bandito dalla competizio­ne i film che non hanno una distribuzi­one nelle sale. A ricordare il conflitto prima ancora dell’inizio del Festival è stato Édouard Baer, conduttore della cerimonia d’apertura, che ha citato il colosso dello streaming per schierarsi a favore dell’esperienza collettiva del cinema. E se la maggior parte degli attori e dei registi si dichiara

d’accordo in pubblico, a una certa distanza da telecamere e registrato­ri emergono i dubbi sulla durata e l’efficacia di questa policy.

A guardare ancora più avanti sono gli sviluppato­ri di virtual reality che occupano un’intera sezione del mercato. Dopo il relativo fallimento del 3D, la realtà virtuale è tornata a proporsi come la prossima rivoluzion­e tecnologic­a applicata al cinema. Non è un caso che, proprio durante il Festival, Vanity Fair e Rai Cinema abbiano presentato la prima copertina a 360 gradi della rivista.

Come ogni ingranaggi­o complesso, il Festival è una macchina che ogni tanto s’inceppa. Quest’anno a minacciare il blocco erano i gilet gialli che avrebbero voluto portare la protesta a due passi dal Festival, ma che sono stati bloccati da un’ordinanza che ha vietato manifestaz­ioni in diverse località della costa, compreso il centro di Cannes.

Sarebbe stato il caos, almeno per un po’, ma sarebbe stato interessan­te. Considerat­a l’anima duplice e contraddit­toria di Cannes: un Festival che dà spazio al cinema impegnato anche socialment­e (vedi la partecipaz­ione quest’anno di film come Sorry We Missed You di Ken Loach o Let It Be Law, un documentar­io sulla legalizzaz­ione dell’aborto in Argentina che ha trasformat­o il red carpet in una mini manifestaz­ione di attiviste) ma che si alimenta di glamour: abiti, gioielli e feste.

Oltre una ventina i party esclusivi, tra cui quello di Vanity Fair America, organizzat­o all’Hôtel du Cap-Eden-Roc di Cap d’Antibes, al quale ha partecipat­o anche l’uomo più desiderato del festival: Quentin Tarantino. La conferma che il suo film C’era una volta a... Hollywood era pronto e, di conseguenz­a, che sulla Croisette si sarebbero manifestat­i anche i tre protagonis­ti – Leonardo

DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie – è arrivata a qualche giorno di distanza dalla presentazi­one ufficiale dei film in concorso. Ma, dopo aver tenuto con il fiato sospeso tutti, a cominciare dal direttore del Festival Thierry Frémaux, durante la serata Tarantino ha mostrato soprattutt­o il suo lato tenero. Tutto coccole, mano nella mano e testa affondata nel collo della moglie Daniella Pick.

 ??  ?? BRILLANO LE STELLE SUL TAPPETO ROSSO Sulla Montée de marche del 72° Festival di Cannes (14-25) sfilano grandi dive. Sopra a sinistra, JULIANNE MOORE, 58 anni, protagonis­ta di The Staggering Girl di Luca Guadagnino, in Dior Haute Couture e gioielli Chopard; a destra, PENÉLOPE CRUZ, 45, che ha presentato Dolor y gloria di Almodóvar, in Chanel e gioielli Atelier Swarovski. Nella pagina accanto, ELLE FANNING, 21, alla première di Les Misérables di Ladj Ly, in Valentino Haute Couture e gioielli Chopard.
BRILLANO LE STELLE SUL TAPPETO ROSSO Sulla Montée de marche del 72° Festival di Cannes (14-25) sfilano grandi dive. Sopra a sinistra, JULIANNE MOORE, 58 anni, protagonis­ta di The Staggering Girl di Luca Guadagnino, in Dior Haute Couture e gioielli Chopard; a destra, PENÉLOPE CRUZ, 45, che ha presentato Dolor y gloria di Almodóvar, in Chanel e gioielli Atelier Swarovski. Nella pagina accanto, ELLE FANNING, 21, alla première di Les Misérables di Ladj Ly, in Valentino Haute Couture e gioielli Chopard.
 ??  ?? ONDA SU ONDA, CONTINUANO LE FESTE Da sinistra, CHLOË SEVIGNY, 44 anni, protagonis­ta di The Dead Don’t Die di Jim Jarmusch, in Miu Miu e sandali Roger Vivier; ROBERT PATTINSON, 33, futuro Batman, in Dior Men, con Andie MacDowell, 61, in Maticevski; SHAILENE WOODLEY, 27, che nel 2012 fu premio Chopard come Miglior Rivelazion­e, in Prada; QUENTIN TARANTINO, 56, e la moglie Daniella Pick, 35.
ONDA SU ONDA, CONTINUANO LE FESTE Da sinistra, CHLOË SEVIGNY, 44 anni, protagonis­ta di The Dead Don’t Die di Jim Jarmusch, in Miu Miu e sandali Roger Vivier; ROBERT PATTINSON, 33, futuro Batman, in Dior Men, con Andie MacDowell, 61, in Maticevski; SHAILENE WOODLEY, 27, che nel 2012 fu premio Chopard come Miglior Rivelazion­e, in Prada; QUENTIN TARANTINO, 56, e la moglie Daniella Pick, 35.
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