MILANO NEL CUORE PIANI PREZIOSI
Dal 1940 Pisa Orologeria è il tempio del tempo in città. Chiara Pisa, amministratore delegato, ne ha ampliato i confini con il Salone dei Gioielli e la recente linea Pisa Diamanti. E ha in cantiere nuove evoluzioni
C’è una cosa che Chiara Pisa mal sopporta. Lei è l’attuale amministratore delegato di Pisa Orologeria, la grande
boutique multimarca di via Verri a Milano che raduna le case più famose e rispettate in fatto di segnatempo, oltre a controllare gli store di Patek Philippe, sempre in via Verri, e di Rolex nella vicina via Montenapoleone. Quando le dicono che quello che la sua famiglia ha costruito dal 1940 in poi è «il tempio del tempo» non si riconosce appieno. «Qui maneggiamo valori importanti e abbiamo molti personaggi di spicco tra i nostri clienti, ma basta varcare la soglia per capire che siamo persone competenti e sorridenti, a prescindere dalla capacità di spesa di chi ci sta di fronte». Dalla madre Maristella e dalla zia Grazia, catapultate alla guida di Pisa nel 1971 alla scomparsa del padre Ugo, ha ereditato l’umiltà che consente di dribblare pericolose manie di grandezza, sviluppando concrete strategie di espansione, a cominciare dal recente lancio di Pisa Diamanti e dalla creazione del Salone dei Gioielli, al secondo piano dello store, con una selezione di sei marchi di alta gioielleria e cioè Boucheron, Chaumet, Chopard, de Grisogono, Messika e Tamara Comolli. «Ampliare l’offerta del segmento jewellery ci permette di avvicinare le persone parlando di qualcosa di nuovo, sebbene sempre affine al nostro mondo. Ed è anche un modo per riportare in negozio la clientela italiana, che forse si è sentita un po’ sovrastata dal grande afflusso di turisti. Milano è e resta il cuore pulsante del nostro business ed è qui che stiamo progettando ulteriori evoluzioni con alcuni dei brand che già seguiamo». Altro punto focale sono i Watch Lab, momenti in cui incontrare il pubblico per raccontare in una atmosfera più raccolta le specificità di un certo tipo di orologio. «Stiamo mettendo a punto delle tematiche interessanti per una clientela
under 25 e anche per le donne, da qualche anno a questa parte sempre più competenti e appassionate».