Faremo la fine della Grecia?
Mentre il governo discute di tasse e minibot, risparmiatori e aziende stanno con il fiato sospeso. E i rischi, in effetti, ci sono
Un anno fa la Grecia usciva dal bailout, il piano di salvataggio dell’Ue. Ora potrebbe toccare all’Italia essere commissariata. «Abbiamo messo piede in una terra inesplorata. A differenza della Grecia, l’Italia non è ancora stata sottoposta a un piano di aiuti e non è detto che lo sarà, ma è comunque la prima volta che la Commissione europea richiede una procedura
d’infrazione per deficit eccessivo nei confronti di uno Stato membro», precisa Marcello Messori, economista di lungo corso che oggi dirige la School of European Political Economy della Luiss di Roma. C’è meno di un mese di tempo per trattare con Bruxelles. Le impennate dello spread, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi con cui si misura la fiducia dei mercati, suggeriscono di fare presto. Davvero siamo messi peggio della Grecia? «Le previsioni sulla crescita del Pil non sono incoraggianti. Quello della Grecia dovrebbe aumentare di oltre il 2% nel 2019, mentre si prevede che il prodotto interno lordo tricolore avanzerà solo dello 0,2%. La crescita ellenica sconta ancora profondi disequilibri, ma almeno apre a nuove prospettive. L’Italia, al contrario, è ferma». Il debito ellenico supera però quello italiano. Perché quindi il nostro viene percepito come più esplosivo? «Il debito pubblico tricolore oggi ammonta a circa 2.300 miliardi di euro, il 132,2% del nostro Pil contro il 181,1% della Grecia. Rispetto a quello greco, però, il nostro debito pubblico costa molto di più per via dei maggiori oneri finanziari». Ma l’Italia, a differenza proprio della Grecia, non era too big to fail, troppo grande per fallire? «Sì, è vero, siamo la terza economia dell’Ue, ma ciò non ci esime dal migliorare i nostri fondamentali macroeconomici. Basti pensare a cosa è successo al Regno Unito, che è ancora più grande di noi: nel corso delle trattative per la Brexit, Bruxelles non ha esitato ad adottare la linea dura nei confronti di Londra. Paese avvisato, mezzo salvato».