La ricetta giusta per idratare ( foto)
Questione di formule: in estate, la ricetta giusta per idratare e nutrire la pelle del corpo combina olio, burro e latte con dosi personalizzate
Tra texture ed epidermide è questione di affinità elettive. In gergo tecnico si chiama dermocompatibilità, concetto paragonabile alla sartorialità nella moda: una crema, come un abito, deve vestire come una seconda pelle e in base all’occasione. D’estate acque, fluidi e air gel si indossano al mattino, dopo la doccia. Le formule più ricche, come burri e oli, invece, si sfoderano all’ora dell’aperitivo quando, baciate dal sole, si è pronte a brillare. OGGI COSA MI METTO?
Bisogna immaginare l’idratazione estiva come una disciplina a cavallo tra la chimica e l’organizzazione dell’armadio in stile
Marie Kondo (ma senza buttare niente). Durante la bella stagione, il tema diventa scottante perché l’evaporazione aumenta e il rischio di apparire lucide se si sbaglia texture è dietro l’angolo. Il segreto sta tutto nel comporre il beauty-case come il
guardaroba, dividendolo per occasioni. In pole position texture light e acquose, ma anche ricche, grazie a riformulazioni in chiave leggerezza: «Al mattino, meglio preferire prodotti più evanescenti come gli air gel, le mousse o gli spray idratanti che si assorbono velocemente, senza lasciare untuosità. Alla sera, invece, meglio virare verso texture, come olio e burro, che aumentano la funzione barriera della pelle. L’olio, per esempio, è un alleato antidisidratazione quando si fa sport, si suda molto o se si va in piscina, perché trattiene l’evaporazione
dell’acqua dalla cute», dice Magda Belmontesi, dermatologa e docente di medicina estetica alla scuola Agorà di Milano. «Storicamente burri e oli venivano destinati a zone secche, come gambe e braccia, che rispetto al viso hanno un minor numero di ghiandole sebacee e quindi un film idrolipidico sottile. Oggi possono essere usati tranquillamente anche d’estate, perché le formule sono meno untuose», aggiunge. E, contrariamente a quanto si pensi, detergenti a base oleosa aiutano le pelli grasse ad autoregolarsi con la produzione di sebo, perché asportano solo le impurità senza irritare le ghiandole sebacee. In più, nuove formule olio in acqua penetrano velocemente regalando un effetto glow alla Jennifer Lopez.
OLIO SU MISURA
Julia Roberts usa quello d’oliva su capelli, corpo e unghie, ricchissimo di polifenoli, ma piuttosto untuoso. Una scelta insindacabile però, perché l’olio è un soin dermoaffine, ovvero la sua composizione è simile al film idrolipidico umano. L’importante è scegliere quello giusto: «Quello di rosa è il passe-partout per ogni tipo di pelle, anche le più sensibili e quelle dei neonati, perché crea un mantello protettivo», dice Roberto Cingia, responsabile formazione Dr. Hauschka. «A seconda dell’area o dell’inestetismo esistono oli specifici: per ritenzione idrica e cellulite sono ideali quelli di limone, betulla e lemongrass, rispettivamente antiossidante, detossinante e antinfiammatorio. L’olio di prugnolo, invece, è perfetto contro le smagliature, se si sta a dieta e in gravidanza, perché tonifica i tessuti».
IL PUNTO DI FUSIONE
Anche il burro ha le sue prescrizioni, come spiega Monica Broccoli, responsabile ricerca e sviluppo di Collistar: «Abbiamo formulato la linea dei Burri Soffici in modo che possano essere usati anche in estate, come doposole o dopo la doccia. Questo perché i quattro burri hanno una temperatura di fusione di 37 gradi, ovvero la stessa della pelle dopo la doccia o dopo una giornata al sole. Oltre al burro di karité, iper nutriente, contenuto in tutte le formule, ogni linea ne ha uno dedicato: quello vellutante di albicocca è in Energia, quello levigante di mango in quella Benessere, lenitivo di rosa nella linea Amore, e ristrutturante di cacao in Felicitˆ. Tutti e quattro hanno inoltre un profumo avvolgente». Per dare un imprinting anche olfattivo alla stagione calda del cocooning.