Vanity Fair (Italy)

Estate, tempo di biopic in tv

L’uomo dello spazio, il politico dei pasticci, le donne coraggiose, il picciotto famoso. Ecco 4 biopic da guardare ora in tv. Per ripassare la Storia (e capire chi siamo)

- di MATTIA CARZANIGA

IL PIÙ LIBERAL

Dietro un pessimo presidente, c’è un vicepresid­ente ancora più babbeo di lui. Così insegna Vice - L’uomo

nell’ombra (1) (il 7 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Due), biografia scatenata e certamente non autorizzat­a di Dick Cheney (Christian Bale, nella foto con Amy Adams, applausi), il numero 2 di George W. Bush. Un perfetto Signor Nessuno che ha scalato i piani alti del potere senza traccia di meritocraz­ia: succede pure nella democrazia più (auto)celebrata del mondo. Dirige con la solita mano lesta Adam McKay (La grande scommessa), grande cast di attori più veri del vero: da Amy Adams/Lynne Cheney a Sam Rockwell/Bush.

IL PIÙ FILOSOFICO

Questa non è fantascien­za: è pura esistenza, forse esistenzia­lismo. La chiave che adotta First Man

- Il primo uomo (2) (il 21 luglio su Sky Cinema Due alle 21.15) per rileggere la parabola dell’astronauta Neil Armstrong (Ryan Gosling, nella foto, più bravo che mai) è soprattutt­o privata: le vite straordina­rie sono anch’esse imperfette, come i bulloni e le giunture dell’Apollo 11. E più forti dei presunti eroi sono le mogli (la sua è Claire Foy) che rimangono a casa. Il tocco intimista è merito di Damien Chazelle, dal tip tap di La La Land alla prima camminata sulla Luna: è sempre una questione di passi.

IL PIÙ CULT

Capelli argentei, completo gessato, cravatta kitsch: John Travolta (nella foto) si nasconde sotto il look epico di John Gotti per provare a svelarne l’anima. Gotti - Il primo padrino

(3) (il 20 giugno alle 19.20 su Sky Cinema Collection HD) parte in realtà dalla fine: il vecchio boss «broccolino» più famoso d’America è in carcere e cerca di non far commettere al figlio (Spencer Rocco Lofranco) gli stessi errori. Approvato (non senza polemiche) dal vero erede del mafioso, è un affare di famiglia in tutti i sensi: a Travolta, che è anche produttore del film, ci sono voluti anni per portarlo al cinema; Kelly Preston qui è sua moglie pure nella finzione.

IL PIÙ BATTAGLIER­O

Eleanor Riese e Colette Hughes: i nomi non vi diranno nulla, la loro storia è un caso insabbiato da ristudiare. La prima (Helena Bonham Carter, nella foto) è una malata psichiatri­ca; l’altra (Hilary Swank, alle sue spalle) l’avvocatess­a che lotta perché, nell’istituto in cui è ricoverata la cliente, i diritti siano rispettati. 55 passi

(4) (su Sky Cinema Due il 28 giugno alle 21.15) è il resoconto del processo diventato un precedente nel trattament­o dei pazienti con infermità mentali. La certificaz­ione «grandi emozioni» la garantisce il veterano Bille August, autore di Pelle alla conquista del mondo e La casa degli spiriti.

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