In Sardegna, sulle tracce di Clooney
Vi ricordate quando George, l’estate scorsa, è caduto dallo scooter? Si trovava qui (con tutta la famiglia) sulle spiagge incantate tra Capo Ceraso e Olbia a girare Catch-22. Nella serie, la Sardegna segreta si finge la Toscana dei soldati americani: ecco dove andarla a cercare
Quando George Clooney lo scorso luglio è caduto sulla Orientale Sarda con il suo scooter, stava andando sul set di Catch-22 dalla villa affittata con la moglie Amal e figli gemellini Ella e Alexander a Puntaldia. Per fortuna, solo uno spavento e un ginocchio contuso, ma le foto hanno girato il mondo. Il «danno» era fatto: senza volerlo, l’attore più innamorato dell’Italia, dopo aver portato Hollywood sul lago di Como, ha di nuovo creato una destinazione.
LA SPIAGGIA DEL DOTTORE È TERAPEUTICA
Molto meno nota delle vicine famose come La Maddalena, Porto Cervo, Porto Rotondo, la zona di Capo Ceraso è vicina all’aeroporto di Olbia (meno di 15 km, 20 minuti in estate), ma resta selvaggia: prima della caduta in mondovisione di George si teneva nascosta dalla mappa internazionale, forse grazie alla tortuosa segnaletica tutta rotonde e bivi impossibili della zona. Su Capo Ceraso c’è un bell’hotel, rivolto verso nord, il
CalaCuncheddi, defilato e romantico (calacuncheddi.com), e poco a sud, a Costa Corallina, l’Hotel Ollastu (ollastu.it) con vista strepitosa, piscina e buon ristorante gourmand, entrambi luxury. Se ci andate in giornata, puntate tutto sul noleggio di un gommone (a Cala Finanza, più a sud, una marina con baretto dove sembra di essere a Key West), e chiedete della spiaggia del Dottore. Non trovate più nessun dottore, perso nella leggenda da decenni, ma una sola villa, bianca, bassa e nascosta con la discesa a mare e una rimessa per le barche idilliaca che la vedi e ci vuoi andare ad abitare. Il posto, di bellezza singolare, ha un’aria privata, ma con dispiacere dei proprietari sbarcare a nuoto dalla boa è perfettamente legittimo, per chi lo sa. Altre leggende e miti di ogni epoca circondano Capo Ceraso, ma sono da andare a scoprire di persona.
Pare che per «il Dottore» ci sia anche un sentiero a piedi da Porto Istana, che vi sconsigliamo di prendere in costume (è pieno di rovi). Arrivati, l’acqua, per gli intenditori la migliore di tutta l’area, tende al ceruleo, quel colore indefinibile «come gli occhi della dea Atena» inventato da Omero e impropriamente scippato da Miranda-Meryl Streep nel Diavolo veste Prada. Portate acqua perché qui non c’è niente di niente (si può prendere qualcosa nel beach bar Atacama, a Porto Istana, perfetto anche per aperitivi al tramonto).
Anche l’insenatura delle Tre sorelle è altrettanto ambita. Le tre baie sono circolari come un cenote messicano e l’acqua quando il vento cala è ferma come un cristallo: nuoti e la tua ombra si staglia sul fondo marino come uno stampo. Senso di paradiso, voglia di non dirlo a nessuno.
George quest’anno tornerà? Magari non in scooter, ci guarderemo in giro.