Alla corsa più chic: cappelli & cavalli
Siamo stati alla corsa più famosa di Francia, tra signore elegantissime e déjeuner sur l’herbe
Il dress code per le signore è molto preciso: abito e cappello. Del resto, a nessuna appassionata di ippica verrebbe in mente di presentarsi al Prix de Diane Longines a capo scoperto. Anzi, c’è chi si prepara un anno intero per partecipare al meglio alla corsa di puledre più importante del mondo, che il 16 giugno ha festeggiato l’edizione numero 170, la nona in collaborazione con Longines in qualità di cronometrista ufficiale. Come Ascot, anche l’appuntamento di Chantilly, nelle bellissime campagne a nord di Parigi, è molto più che sport. Lo capisci appena entri nell’ippodromo e vedi famiglie intere fare il picnic sul prato accanto al galoppatoio. Al posto della classica coperta, tovaglie di pizzo antico (ovviamente, Chantilly); invece dei piatti usa e getta le ceramiche di Limoges e le flûte per lo champagne. Lusso ma soprattutto partecipazione sentita.
Dopo la gara vera e propria (che quest’anno aveva un montepremi di un milione di euro), il momento più atteso è l’elezione di Mademoiselle Diane by Longines, ovvero la donna più elegante dell’evento. E qui la competizione si gioca tutta sui cappelli: piume, fiori, velette, metri di tulle. La vincitrice del 2019 è Abigail Lopez Cruz, signora doppiamente fortunata se pensiamo che è stata premiata dall’affascinante Simon Baker, da anni ambassador della maison di orologeria. Aveva già lasciato la Francia invece Kate Winslet, superstar del cocktail tenutosi la sera prima nel parco del castello di Chantilly per il lancio della nuova collezione Record di Longines.