CON ESHKOL NEVO E VANITY FAIR ALLA SORMANI DI MILANO
Sostiene Eshkol Nevo che gli anni rendano più indulgenti, ma che andando avanti nel tempo il cuore si restringa limitando lo spazio di chi voglia provare a farsi strada. Con la scrittura, l’autore israeliano ha trovato un suo sentiero per arrivare a quello degli altri occupandosi di storie minime che hanno la potenza dell’apologo, di vicende apparentemente inessenziali che con la grazia dell’analisi antropologica assurgono a parabole universali. Di perdono e di amicizia, di destinazioni e partenze improvvise, di tabù, patti, amore, vita e morte. Dopo aver lavorato da pubblicitario per anni e aver conquistato con Nostalgia il Book Publisher’s Association’s Golden Book Prize Nevo è arrivato al grande pubblico con La simmetria dei desideri e si è confermato con i libri successivi: l’ultimo della lista, Tre piani (Neri Pozza Bloom), diventerà presto un film con la regia di Nanni Moretti. Hanno imparato a conoscerlo da vicino anche i lettori di Vanity Fair perché, dallo scorso febbraio, Nevo ha una rubrica fissa sul settimanale in cui fa scivolare le sue storie scritte con taglio tanto personale quanto sentimentale. Domani, 27 giugno, Nevo sarà alla Sormani di Milano per dialogare con i lettori nella rassegna Sormani d’Estate. Con Malcom Pagani spazierà dalla letteratura per ragazzi (ultima fatica Un canguro alla porta, Salani) al giornalismo per approdare al cinema, grande passione di Nevo, scrittore icastico per eccellenza capace di dare aria alla fantasia per mezzo delle immagini.