LA SPUNTATINA
La tempistica sul taglio prima o dopo le vacanze determina il benessere dei capelli. Gli hair stylist indicano come proteggersi e i perfetti «alleati» tropicali
Cogliere l’attimo sì, ma quello giusto. Soprattutto se si parla di tagliare (anche poco) i capelli. Abbiamo chiesto agli esperti se è meglio spuntarli prima di partire per le vacanze, visto che sole e salsedine sono un cocktail micidiale per la buona forma del capello, che tende inevitabilmente ad assottigliarsi.
«Se i capelli sono corti», spiega Francesca Marinello del salone Kikk Hair di Milano, «è d’obbligo per mantenere le giuste proporzioni e la forma del taglio. Così è anche per carré e lunghezze pari, perché conserva l’aplomb, la compattezza e i contorni netti. Nel caso di colpi di sole e balayages, la spuntatina inoltre ridona forza e vigore alle punte, la parte più sofferente».
Un’altra ragione per intervenire, valida e frivola, è la tendenza. Quella dei saloni Aldo Coppola, per esempio, consiglia teste corte ma con frange destrutturate e folte, oppure tagli medi con frange spettinate e ribelli. Ecco perché una «spuntata alle estremità è doverosa prima della partenza», ricorda il direttore artistico Stefano Lorenzi. Le punte sono la parte meno idratata e nutrita, quindi più vulnerabile. «Rischiano di spezzarsi. Eliminare le estremità alla vigilia delle vacanze non è solo una questione di stile ma anche di salute», precisa Sheila Corona, hairstylist Jean Louis David. Valutando le premesse, ci si organizza con shampoo e balsamo come rituale al tramonto, e specialità mirate per la spiaggia: oli secchi o ricchi a seconda se lisci o mossi, o un delicato Spf 30 da vaporizzare sulla testa e massaggiare sulle punte. Gli attivi amici? Burro di karité e aloe vera per nutrire, cocco e lime per lucidare, estratti di alga bruna con minerali, oligoelementi e vitamine per avvolgere i fusti in una guaina protettiva.