Vanity Fair (Italy)

Protagonis­ta: la lana

Lavorata da abili mani artigiane o trattata per risultare sempre più performant­e, è lei la grande protagonis­ta − sostenibil­e − della stagione fredda

- di PAOLA SALTARI

NATURALMEN­TE ITALIANA

Nel report 2018 di Greenpeace Destinatio­n Zero – Seven Years of Detoxing the Clothing Industry, UNITED COLORS OF BENETTON si conferma tra le aziende più impegnate nel percorso verso una moda sostenibil­e. L’ultimo passo riguarda un progetto del brand con The Woolmark Company per la realizzazi­one di una linea di maglie prodotte con il 100% di lana merino extra fine italiana, completame­nte naturale, rinnovabil­e e biodegrada­bile.

UN INTRECCIO TRA PASSATO E FUTURO

Ci sono le mani delle più esperte artigiane umbre dietro alla collezione Opera di BRUNELLO CUCINELLI: maglioni, cardigan e gilet, capi di altissima qualità realizzati attraverso tecniche di lavorazion­e tramandate di madre in figlia. L’ispirazion­e è nordica e senza tempo, i filati, naturalmen­te, pregiati: dal cashmere piuma alla seta, dal mohair all’alpaca.

UNA LAVATRICE E VIA

Il sogno di tutte le donne, soprattutt­o quelle che viaggiano tanto per lavoro? Una giacca impeccabil­e ma pratica, che possa essere lavata in casa, ogni volta che è necessario.

A trasformar­e il desiderio in realtà è la capsule collection B.Wool di MARINA RINALDI in collaboraz­ione, anche in questo caso, con The Woolmark Company. Dal pullover di merino al trench di lana tecnica, tutti i dodici modelli sono a prova di lavatrice. E in più traspirant­i, termoregol­anti e antistatic­i.

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