ORIZZONTI Cosmetici a km zero
È l’effetto slow economy sulla cosmetica: piccole realtà agricole di erbe, fiori e frutta producono profumi e trattamenti per la pelle. Pochi pezzi a basso impatto ambientale
Più vicino del «km zero» c’è il virtuoso «km vero», quella filiera produttiva talmente corta da abbattere qualunque costo di trasporto e garantire un prodotto 100% sostenibile e tracciabile. Questioni di distanza ravvicinata, ma anche di un desiderio di piccole realtà cosmetiche di valorizzare il territorio e quelle erbe, fiori e piante che crescono proprio a un palmo dal loro naso.
È successo ai fiori di Spello, piccolo borgo in provincia di Perugia, che oggi sono protagonisti di creme viso, lozioni corpo e profumi: «Da giugno fino a ottobre siamo impegnati nella raccolta manuale di diverse specie floreali tra cui gelsomini, fiordalisi, papaveri, rose e orchidee», dice Andrea Gamba, co-fondatore di Acqua di Spello. «I nostri ingredienti crescono selvatici a un chilometro dall’azienda e vengono colti rispettando i cicli della natura».
L’estrema attenzione della filiera produttiva corta ha permesso di aumentare la qualità: «A Montecetona produciamo un olio di grande valore organolettico, per l’alimentazione e per la cosmesi, con una presenza di acido oleico inferiore allo 0,01», spiega Ginevra Giorgi, fondatrice di Myevooskin. «Le nostre olive cultivar, dal sapore fruttato, vengono raccolte a fine ottobre manualmente e molite meccanicamente a freddo entro le 24 ore. In Olio Corpo Essentia 98 si trova il 98% di questo extra vergine di oliva, super nutriente che aiuta a prevenire la perdita di tono della pelle grazie alla presenza di fitosteroli e vitamina C».
Intenditori del vero «Km zero» sono anche le star come John Travolta e Helen Mirren che da qualche anno ordinano all’azienda pugliese Naturalis scorte di creme viso all’aloe di Martano: «Il cosmetico si chiama Pure Complex e nasce dalla contaminazione tra aloe e tabacco», racconta Domenico Scordari, Ceo. «Dalla loro unione si ottiene un principio attivo equilibrante e liftante. L’aloe viene raccolta tre volte alla settimana nella nostra tenuta ed entro due ore dall’estrazione della polpa viene fatta la stabilizzazione in laboratorio. E in inverno le piante sono custodite in una serra tra i 20 e i 30 gradi, per avere una produzione costante tutto l’anno». Perché Hollywood non può aspettare.