NON TI CREDIAMO
Uno stupro, poi la denuncia. Ma tutti dubitano di lei, finché arrivano due detective. In bilico tra voglia di informare e di intrattenere, Unbelievable è la serie da guardare
Marie (Kaitlyn Dever, nella foto, già vista in Booksmart) è una diciottenne problematica che ha passato l’infanzia sballottata da una famiglia affidataria all’altra, e che finalmente si trova a vivere in un appartamento tutto suo. Una sera uno sconosciuto entra in casa, la minaccia con un coltello, la benda, le lega le mani e la violenta per ore, interrompendosi solo per scattare delle foto. È l’inizio di Unbelievable, nuova serie tv disponibile su Netflix.
All’evento traumatico segue il terribile mattino dopo, quando Marie va alla polizia a denunciare lo stupro, e i due poliziotti privi di empatia la costringono a ripetere per cinque volte i fatti della sera prima. Marie è ancora sotto choc, si contraddice, cambia dei dettagli, tanto che i due dubitano di lei. La situazione precipita quando anche una delle madri affidatarie comincia a pensare che la ragazza si stia inventando tutto. Anni dopo e in un altro Stato, due detective donne (Merritt Wever e Toni Collette, una più brava dell’altra), danno la caccia a un violentatore seriale e solo grazie alla loro testardaggine riusciranno a risolvere più di un caso, tra cui quello di Marie.
Tratta da una storia vera raccontata in un articolo del 2015 uscito su ProPublica, Unbelievable è una di quelle serie che sta magicamente in bilico, e lo fa molto bene, tra voglia di informare e di intrattenere. Fa riflettere senza essere troppo pedagogica, è girata bene e ha interpretazioni straordinarie, quelle delle tre donne principali del cast. Ha anche il merito di rendere Marie non particolarmente simpatica, un personaggio al quale è difficile affezionarsi, ma, esattamente come nella vita, non esistono le vittime perfette. Esistono vittime che magari non ci piacciono e che hanno vite discutibili, ma non per questo non devono essere credute.