Vanity Fair (Italy)

SULLA TUA PELLE

La ricerca sul microbioma

- Di VALENTINA DEBERNARDI foto RICCARDO GHILARDI

Sembra di essere tornate a scuola, con personaggi del cinema e imprenditr­ici come alunne a cui non manca la battuta: «Quindi condividia­mo il corpo con questo signor “Microbioma”?», dice Paola Minaccioni. «Domani vado a casa e gli scrivo “Caro microbioma, non pensavo che avere un insieme di batteri come te potesse essere una cosa positiva, ma comincerò ad attivare le mie difese non pulendo più casa, non lavandomi, e ringrazier­ò la palestra che pulisce solo due volte a settimana, così alleno meglio il sistema immunitari­o”».

Mani alzate per fare domande, e anche per chiedere scusa: «L’ho maltrattat­o, boicottato, snaturato. Chiedo scusa al mio microbiota», dice Elisabetta Ferracini. «Mi chiamano Miss Amuchina perché lavo le mani 100 volte al giorno e igienizzo il cane al rientro dalla passeggiat­a. Quindi mi dite che non devo temere i batteri, ma anzi che sono amici? Be’, da oggi vivrò più “scialla”». Tosca DA’ quino, invece, ha letto decine di libri sull’argomento e, come dice lei: «Potrei laurearmi in Scienze dellA’ limentazio­ne. Ho già fatto la mappatura

ALTO INTERESSE

«A volte il corpo va in tilt e sulla pelle lo vedo», dice Nicoletta Romanoff, 40 anni. «Vado dal dermatolog­o, uso la protezione e cerco di prevenire i danni».

di tutto il mio genoma essendo ultrafissa­ta con il benessere, poi non fumo, non bevo e non prendo sole. Sono noiosissim­a». Nicoletta Romanoff invece si sente forte: «Il mio motto è “come fai una cosa, è come fai ogni cosa”. Se facciamo star bene la nostra flora dentro, in effetti, perché non dovremmo preoccupar­ci di quella fuori, sulla pelle?».

Torniamo indietro. Molto indietro. Il primo ad accorgersi dei batteri fu un commercian­te di stoffe, vicino di casa del pittore Jan Vermeer (l’artista della Ragazza con l’orecchino di perla). Nell’intento di studiare le trame dei suoi tessuti dalla lente di un microscopi­o, scoprì invece l’esistenza di un altro mondo. Pian piano si arrivò a capire che ben due terzi del nostro corpo è costituito da cellule batteriche, che vivono soprattutt­o nell’intestino, e che queste aiutano a rimanere sani. Dall’89 a oggi, si è dimostrato che migliorano la fertilità, la salute delle vie aeree, il metabolism­o e il sistema immunitari­o. Senza batteri, invece, andiamo incontro ad atopia, allergie, infiammazi­oni. E tutto perché a volte esageriamo con le pratiche di pulizia, uccidendol­i. C’è un nesso anche tra pelle e batteri: Lancôme lo ha scoperto insieme a un team di 50 esperti, tra cui fisici, clinici e dermatolog­i, grazie a una ricerca scientific­a iniziata 15 anni fa e sfociata in 8 pubblicazi­oni e 1 brevetto cosmetico, in vigore fino al 2029.

Sono nati per questo test come Feelgut (ufeelgut.com) che, analizzand­o la flora batterica epidermica, può raccontare la personale storia clinica con un semplice batuffolo di cotone passato sulla guancia. Ecco perché Lancôme, per presentare la nuova formula del siero Advanced Génifique, arricchita con 7 frazioni di pre e probiotici, ha proposto il test a 6 donne dello spettacolo. Abbiamo così passato una giornata insieme alle attrici Nicoletta Romanoff,Tosca DA’ quino (4), Elisabetta Ferracini (3) e Paola Minaccioni (2), alla produttric­e della TaoDue Film Camilla Nesbitt Valsecchi e a Paola Marchesini, direttrice di Rai Radio 2 (1). Tutte ad ascoltare l’intervento dell’esperto di microbioma, Fabio Piccini, fondatore del Progetto Microbioma Italiano, e di Nicola Standoli, chirurgo estetico alla clinica Valle Giulia di Roma (5).

Cos’abbiamo imparato? Che ciascuno di noi ha un microbioma unico come le impronte digitali, composto da 500/1.000 specie di batteri differenti, per un totale di 1 milione per centimetro quadrato. E che quando i batteri sul viso sono in equilibrio con specifiche qualità e la giusta quantità, non solo la pelle è in grado di difendersi meglio da antiossida­nti, agenti patogeni e infiammazi­oni, ma probabilme­nte significa che lo è anche tutto il nostro organismo. In più, se la barriera cutanea è forte, si contrastan­o anche perdita di elasticità e di struttura. Rendendoci sane, belle e sempre giovani.

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