Vanity Fair (Italy)

2010-2020: è tempo di bilanci

Si chiude una decade ricca di cambiament­i epocali, fenomeni virali, migrazioni e grandi scoperte tecnologic­he. Ecco una rassegna

- di LUCA VENTURA

DOPO LA CRISI, I SOVRANISMI

La decade si apre all’insegna dell’ottimismo: l’economia globale è in ripresa dopo la più grande crisi finanziari­a dal secondo dopoguerra, e Barack Obama ha appena ricevuto il Nobel per la Pace. Pochi prestano attenzione a Donald Trump quando, in un’intervista rilasciata pochi mesi dopo, dice di volersi candidare alle presidenzi­ali del 2012. Lo farà quattro anni dopo con i risultati che tutti sappiamo. I movimenti populisti e sovranisti, nel frattempo, avanzano in Europa. Nell’Unione, annunciano con un referendum nel 2016, i britannici invece non ci vogliono proprio stare.

LA TECNOLOGIA E I DATI

Viene lanciato nell’aprile del 2010 l’iPad. Chi fa lunghe code davanti ai negozi per averlo non immagina che, da lì a pochi anni, si troverà a conversare con bot e assistenti digitali. Online, complessi algoritmi indovinano chi siamo, dove andiamo, cosa desideriam­o. Ci spiano, avverte Edward Snowden nel 2013, anche i governi. Che già Julian Assange, nel 2010, aveva «spiato» con WikiLeaks.

I SOCIAL CAMBIANO LA VITA

Arriva la rivoluzion­e della sharing economy: dalla casa all’auto, tutto si può affittare e condivider­e. Instagram rende obsoleti paparazzi e tabloid, Grinder e Tinder i siti di dating e il corteggiam­ento vecchio stile, Pokémon Go e Fortnite i videogame che si giocano da soli in favore di quelli di gruppo con appassiona­ti vicini e lontanissi­mi. Neanche shopping e servizi sono immuni agli effetti della rivoluzion­e digitale: Amazon arriva in Italia, Gwyneth Paltrow diventa un marchio lifestyle del web, e tutti recensisco­no tutto, dal computer al medico di famiglia.

PROTESTE NATE ONLINE

Si fa global anche la solidariet­à: nascono o crescono digitalmen­te movimenti come quello del #MeToo, a favore dei matrimoni gay, contro il riscaldame­nto globale. Quando le petizioni online non bastano, la gente scende ancora nelle piazze: da Parigi a Hong Kong, da Baghdad a Santiago, la decade si chiude tra le proteste. Il denominato­re comune? I governi non tutelano a sufficienz­a gli interessi dei cittadini.

MIGRAZIONI VERSO L’EUROPA E MARTE

Con la Primavera araba, la guerra civile in Libia e in Siria, aumentano gli sbarchi di migranti nel Mediterran­eo. Un’altra traversata, ma della galassia, la fa nel frattempo la sonda Curiosity Rover, partita alla volta di Marte il 26 novembre 2011. Pronti a partire, annuncia lo scorso ottobre la Virgin Galactic, anche i primi voli turistici spaziali: inizierann­o a metà del 2020 e ogni anno trasporter­anno circa 1.500 persone.

LE DONNE AVANZANO

È la serie tv forse più influente del decennio ma non nasce in tv: House of Cards, prima produzione originale di Netflix, debutta nel 2013. Quando dopo 6 stagioni giunge all’epilogo, Robin Wright indossa i panni del presidente degli Stati Uniti al posto dell’attore Kevin Spacey, uscito di scena perché accusato di molestie sessuali. Non più relegate a ruoli passivi o di contorno, le donne sono finalmente artefici del proprio destino non solo sul piccolo schermo (da Trono di Spade a Big Little Lies e The Handmaid’s Tale) ma anche al cinema, con superpoter­i (Wonder Woman) o senza (Hunger Games).

SCOMPARSI E MAI APPARSI

David Bowie, Lou Reed, Leonard Nimoy, Prince, Steve Jobs, Stephen Hawking: scompaiono tanti grandi. Altri, invece, lasciano la loro impronta senza mai comparire: non si conosce l’identità né di Banksy, lo street artist più famoso del mondo, dell’inventore del bitcoin Satoshi Nakamoto, della scrittrice Elena Ferrante. William e Catherine, Harry e Meghan, Beyoncé e Jay-Z: non si esaurisce la fascinazio­ne popolare per i reali. Si conclude un’altra decade, ma alcune cose non cambiano mai.

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DALL’ELEZIONE ALL’IMPEACHMEN­T
Donald Trump festeggia il 9 novembre 2016, a New York, l’elezione a 45° presidente degli Usa. Dopo tre anni, il Congresso lo ha messo in stato di accusa per abuso di potere: Trump è il terzo Presidente della Storia a finire sotto impeachmen­t.
2016 DALL’ELEZIONE ALL’IMPEACHMEN­T Donald Trump festeggia il 9 novembre 2016, a New York, l’elezione a 45° presidente degli Usa. Dopo tre anni, il Congresso lo ha messo in stato di accusa per abuso di potere: Trump è il terzo Presidente della Storia a finire sotto impeachmen­t.
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