Vanity Fair (Italy)

Non cambierei niente

Quello di una madre (la sua) che non abortì, quello di un babbo che gli diceva molti, utilissimi, no. Quello che lui prova oggi per Veronica e per i suoi figli. Immaginand­o (già) una ninna nanna per i futuri nipotini

- di LAVINIA FARNESE foto LUCA ROSSETTI

Anche questa mattina,Andrea Bocelli si è svegliato di buon’ora, con «il primo vizio» che la moglie gli «concede»: «Un bel caffè. Veronica ha la gentilezza di portarmelo a letto. Mi concilia con il mondo». Un rito, sia lui a Forte dei Marmi, dov’è casa, o in giro: solo nell’ultimo mese, Las Vegas, San Diego, San Francisco e Milano, dove allA’ mazon Xmas San Babila con Vanity Fair ha ricordato il caminetto della cucina che da bambino adibiva a palcosceni­co, con parenti e amici che lo costringev­ano all’esibizione, e chiedevano «ancora». «Mentre io, magro, irrequieto, curioso e con le ginocchia sbucciate, volevo andare a giocare in cortile, o nelle campagne toscane intorno al borgo di Lajatico. Ripenso a quel periodo e alla giovinezza delle notti al piano bar in Versilia con tenerezza, e a 60 anni la rivorrei: quella sensazione d’essere invulnerab­ile, di avere davanti un tempo infinito». E invece va veloce, è limitato, non torna indietro. I maestri concordano: «Pavarotti, grande nel canto e nella vita, mi diceva sempre: “Non brontolare mai per i troppi impegni, le troppe interviste. Preoccupat­i semmai quando non ti chiamerann­o, quando non te ne faranno più”». Nel contempo, è l’artista classico con più streaming di sempre, amato perfino su TikTok. «La voce, lo stesso talento, è un dono dal cielo, il successo mai un valore in sé e i soldi uno strumento: molto utile o molto pericoloso, secondo l’uso che se ne fa». Come la Rete, dove impazzano i «meme» che scherzano sulla sua cecità. «Non li conosco, ma me ne hanno parlato... Se sono battute, goliardate, anche quando non di buon gusto, potrebbe mai offendersi un toscano doc?». Sua madre, Edi, sapeva del glaucoma e non abortì. «È una signora ancora capace di esprimere grande forza e grande tenerezza, proprio come quando non ero nessuno e portava di persona le audiocasse­tte con le mie canzoni alle radio private, perché le trasmettes­sero». Suo padre, Alessandro, è la persona che gli manca di più. «Uomo di poche parole e tanto cuore, babbo severo ma buono, che impostò la gerarchia dei valori, e mi riempì di “no” fertili». Veronica, da quella festa a Ferrara in cui si sfiorarono: «Siamo come nel mito delle due metà di Platone: ciascuno ha ritrovato nell’altro la propria parte mancante». Figli: «Non si educano con le parole, ma con l’esempio. Conta la qualità che gli si dedica, non la quantità». Difetti: «Ne ho, e forse il più grave è il non saperli riconoscer­e. Il peggior peccato di cui mi capita di essere preda è quel che i greci definivano “hybris”, l’orgoglio: sentimento nemico della ragione e della fede». Passioni: «L’equitazion­e, da che avevo i calzoni corti. L’Inter, il calcio che entusiasma e commuove, affratella e divide. Come nell’opera, così il campo è un’arena di eroi: gli attori del sogno che scegliamo di vivere, artisti funamboli che corrono mimando battaglie, esprimendo virtuosism­i creativi, amando e odiando, cadendo e rialzandos­i, esposti al giudizio della gradinata, in bilico continuo tra gloria e sconfitta».

Il goal più spettacola­re della sua carriera da 90 milioni di album? «Essere entrato nella colonna sonora della vita di tante persone, in ogni angolo del pianeta». Inclusi gli abitanti di Papua Nuova Guinea e delle Isole Fiji, quattro presidenti degli Stati Uniti, tre Papi e la famiglia reale inglese. Scene da quei palazzi: «Durante i festeggiam­enti per i 90 anni della regina Elisabetta, invitato a cantare, volevo allontanar­mi un momento dalla confusione. Così ho percorso un corridoio e mi sono avventurat­o finché un addetto del castello di Windsor mi ha fermato. Stavo entrando nelle sue camere private!». Il «Canta per me» che l’ha emozionata di più? «Quello dell’immenso Muhammad Ali, il giorno in cui l’ho conosciuto. Ha detto proprio “Sing for me”, e ha stupito tutti perché, minato dalla malattia, era già da un po’ che non riusciva a parlare».

Insonnia: «Leggo tantissimo, ascolto la radio, scrivo poesie». In cucina: «Buona forchetta, scarso ai fornelli». Natale: «Albero e presepe sono piccoli grandi tesori di emozioni che, dall’infanzia in poi, ci portiamo dietro per l’esistenza intera: quello stupore, quel calore, quella magia si rinnovano ogni dicembre». L’età che prende velocità: «Le sorprese positive sono un po’ meno di quelle negative. Nel guadagnare saggezza, si perdono troppe altre cose. Quando questo toccherà la mia voce, uscirò di scena». Che si sente, Nel mare calmo della sera? «Mi auguro di poter invecchiar­e insieme a mia moglie, poter tenere in braccio, un giorno, i figli dei miei figli». Che ninna nanna ha in serbo per loro? «Dormi dormi Lullaby, tratta dal mio ultimo disco. Per l’occasione, pregherei Jennifer Garner, con cui l’ho incisa, di venirci a trovare in Versilia e ripetere il duetto dal vivo». Su chi o che cosa poserebbe gli occhi, se avesse la bacchetta magica per un solo minuto? «Non la vorrei. Io dico grazie a questa mia vita così com’è, perché, come canta Frank Sinatra in quella pagina perfetta che è My Way: Ho vissuto una vita piena / Ho viaggiato in lungo e in largo / Ma, soprattutt­o, l’ho fatto a modo mio».

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Andrea Bocelli, 61 anni, oltre 90 milioni di dischi venduti nel mondo, è appena uscito con Sì Forever The Diamond Edition (Sugar) che contiene Return to Love (Christmas Version). Creatore dell’Andrea Bocelli Foundation (2011), il 21 giugno a Roma inaugura l’estate 2020 alle Terme di Caracalla.
CON TE PARTIRÒ Andrea Bocelli, 61 anni, oltre 90 milioni di dischi venduti nel mondo, è appena uscito con Sì Forever The Diamond Edition (Sugar) che contiene Return to Love (Christmas Version). Creatore dell’Andrea Bocelli Foundation (2011), il 21 giugno a Roma inaugura l’estate 2020 alle Terme di Caracalla.
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Andrea Bocelli con la moglie Veronica Berti, 35 anni, e i figli Matteo, 22, Amos, 24 (avuti dalla ex moglie Enrica Cenzatti), Virginia, 7.
LA FAMIGLIA PRIMA DI TUTTO Andrea Bocelli con la moglie Veronica Berti, 35 anni, e i figli Matteo, 22, Amos, 24 (avuti dalla ex moglie Enrica Cenzatti), Virginia, 7.

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