2019: momenti da ricordare
1. LA NAZIONALE FEMMINILE DI CALCIO
È la storia del brutto anatroccolo che a un tratto si trasforma in cigno. Il calcio femminile, da noi, era considerato una roba da sfigate, al limite del ridicolo. Ma i maschi, per la loro pochezza, non erano stati ammessi ai Mondiali di Russia, mentre le femmine s’erano qualificate per il loro Mondiale addirittura vincendo il loro girone. Non se n’era accorto nessuno, e però al primo turno le azzurre batterono con un gol all’ultimo minuto le più accreditate australiane, poi rifilarono cinque gol alla Giamaica, passarono il turno e sconfissero la Cina, uscendo gloriosamente solo ai quarti contro le olandesi. Intanto
una folla di improvvisati tifosi s’era innamorata delle campionesse, milioni di italiani s’erano incollati ai teleschermi, i soliti saputi che insistevano a dire che «il calcio non è sport per signorine» venivano tacitati con sdegno. Le calciatrici, oltretutto – italiane e straniere –, in campo non sputano, non simulano, non si picchiano, non fanno scene se subiscono un’ingiustizia. Un messaggio serio a tutti noi: un altro calcio è possibile.
3. GRETA
Cioè, Greta Thunberg, di anni 16, la ragazzina che gira il mondo rimproverando gli adulti perché non pensano abbastanza al bene della Terra. La carica di rabbia che mette nei suoi discorsi non ne fa un monumento di simpatia. Però è piccolina, e l’ambiente è un argomento importante. Da ultimo, pochi giorni fa a Torino, ha finalmente mostrato una tenera debolezza: «Sono stanca», ha detto, «vorrei tanto una vita normale».
4. LE SARDINE
Non sono una cosa bella del 2019 perché fanno la guerra a Salvini e gli impediranno, probabilmente, di vincere in Emilia. Ma perché hanno ridato carica alla politica, con un discorso giusto e nuovo: basta bugie, basta risse, basta paroloni, basta insulti. Il loro bersaglio principale, cioè Salvini, ha già cambiato tono: accantoniamo le guerre tra di noi – ha detto alle altre forze politiche – e mettiamoci d’accordo per il bene del Paese. Un discorso pronunciato nella lingua di questi nuovi, beneducati contestatori.
5. IL MONDO
Metto il mondo tra le cose belle del 2019, perché le cose non vanno male come si crede ed è bene saperlo. La povertà estrema è scesa dal 42,12% del 1981 al 9,94% di adesso. Il Pil pro capite è salito a 14.574 dollari dai 1.263 del 1870. Eravamo 72 milioni nel 2000 avanti Cristo e adesso siamo 7 miliardi e mezzo. Campavamo fino a 30 anni nel 1870 e fino a 45 nel 1959, e adesso su tutto il Pianeta la vita media dura quasi 72 anni. Eccetera eccetera. Pensiamoci ogni tanto.
6. L’ITALIA
Sembra che andiamo male, eppure: i nostri Btp vanno a ruba, la nostra Borsa ha guadagnato in un anno il 18 per cento, lo spread è basso, l’Ocse ci dà in crescita, i numeri dei soldi in banca ci qualificano come sempre più ricchi (e tra i più ricchi del mondo), i reati sono in diminuzione, Lina Wertmüller ha vinto l’Oscar alla carriera, una volta che hanno mandato in prima serata la Quinta e la Settima di Beethoven ci siamo affollati davanti ai teleschermi in un milione, ancora meglio per la Tosca della Scala, il turismo va a gonfie vele, siamo i primi produttori al mondo di vino eccetera eccetera. C’è l’altra faccia della medaglia, naturalmente. Ma qui devo elencare solo le cose belle.
7. LA PIANTINA DI COTONE
Germogliata in gennaio sulla Luna.
8. IL TASSO DI SCONTO NEGATIVO
Come!, direte voi, consideri positivo il fatto che io deposito cento euro in banca e quando vado a ritirarli quelli me ne danno 99? Sì, perché considero negativo che tu, italiano ed europeo, tenga tutti quei soldi fermi sul conto corrente: 1.400 miliardi nei depositi italiani e addirittura 10.000 miliardi in quelli europei! Fateci qualcosa con questi soldi, diamine. Oltretutto, il tasso negativo mi piace perché segna una sconfitta della finanza: forse, invece di sognare di moltiplicare i soldi con i soldi, e senza fare più niente, converrà ridare importanza alla ricchezza basata sul lavoro. Infine, c’è la notizia che viene dalla Danimarca, dove si cominciano a concedere mutui a tasso negativo: ti prestano cento euro per comprare casa e ti chiedono di ridargliene 99.
9. I BISCOTTI ALLA NUTELLA
Sono talmente buoni e hanno ottenuto un tale successo che la Ferrero ha deciso di tenere aperti gli stabilimenti anche il sabato e la domenica.