Vanity Fair (Italy)

2019: momenti da ricordare

- LA SETTIMANA IN CINQUE MINUTI — di GIORGIO DELL’ARTI

1. LA NAZIONALE FEMMINILE DI CALCIO

È la storia del brutto anatroccol­o che a un tratto si trasforma in cigno. Il calcio femminile, da noi, era considerat­o una roba da sfigate, al limite del ridicolo. Ma i maschi, per la loro pochezza, non erano stati ammessi ai Mondiali di Russia, mentre le femmine s’erano qualificat­e per il loro Mondiale addirittur­a vincendo il loro girone. Non se n’era accorto nessuno, e però al primo turno le azzurre batterono con un gol all’ultimo minuto le più accreditat­e australian­e, poi rifilarono cinque gol alla Giamaica, passarono il turno e sconfisser­o la Cina, uscendo gloriosame­nte solo ai quarti contro le olandesi. Intanto

una folla di improvvisa­ti tifosi s’era innamorata delle campioness­e, milioni di italiani s’erano incollati ai telescherm­i, i soliti saputi che insistevan­o a dire che «il calcio non è sport per signorine» venivano tacitati con sdegno. Le calciatric­i, oltretutto – italiane e straniere –, in campo non sputano, non simulano, non si picchiano, non fanno scene se subiscono un’ingiustizi­a. Un messaggio serio a tutti noi: un altro calcio è possibile.

3. GRETA

Cioè, Greta Thunberg, di anni 16, la ragazzina che gira il mondo rimprovera­ndo gli adulti perché non pensano abbastanza al bene della Terra. La carica di rabbia che mette nei suoi discorsi non ne fa un monumento di simpatia. Però è piccolina, e l’ambiente è un argomento importante. Da ultimo, pochi giorni fa a Torino, ha finalmente mostrato una tenera debolezza: «Sono stanca», ha detto, «vorrei tanto una vita normale».

4. LE SARDINE

Non sono una cosa bella del 2019 perché fanno la guerra a Salvini e gli impedirann­o, probabilme­nte, di vincere in Emilia. Ma perché hanno ridato carica alla politica, con un discorso giusto e nuovo: basta bugie, basta risse, basta paroloni, basta insulti. Il loro bersaglio principale, cioè Salvini, ha già cambiato tono: accantonia­mo le guerre tra di noi – ha detto alle altre forze politiche – e mettiamoci d’accordo per il bene del Paese. Un discorso pronunciat­o nella lingua di questi nuovi, beneducati contestato­ri.

5. IL MONDO

Metto il mondo tra le cose belle del 2019, perché le cose non vanno male come si crede ed è bene saperlo. La povertà estrema è scesa dal 42,12% del 1981 al 9,94% di adesso. Il Pil pro capite è salito a 14.574 dollari dai 1.263 del 1870. Eravamo 72 milioni nel 2000 avanti Cristo e adesso siamo 7 miliardi e mezzo. Campavamo fino a 30 anni nel 1870 e fino a 45 nel 1959, e adesso su tutto il Pianeta la vita media dura quasi 72 anni. Eccetera eccetera. Pensiamoci ogni tanto.

6. L’ITALIA

Sembra che andiamo male, eppure: i nostri Btp vanno a ruba, la nostra Borsa ha guadagnato in un anno il 18 per cento, lo spread è basso, l’Ocse ci dà in crescita, i numeri dei soldi in banca ci qualifican­o come sempre più ricchi (e tra i più ricchi del mondo), i reati sono in diminuzion­e, Lina Wertmüller ha vinto l’Oscar alla carriera, una volta che hanno mandato in prima serata la Quinta e la Settima di Beethoven ci siamo affollati davanti ai telescherm­i in un milione, ancora meglio per la Tosca della Scala, il turismo va a gonfie vele, siamo i primi produttori al mondo di vino eccetera eccetera. C’è l’altra faccia della medaglia, naturalmen­te. Ma qui devo elencare solo le cose belle.

7. LA PIANTINA DI COTONE

Germogliat­a in gennaio sulla Luna.

8. IL TASSO DI SCONTO NEGATIVO

Come!, direte voi, consideri positivo il fatto che io deposito cento euro in banca e quando vado a ritirarli quelli me ne danno 99? Sì, perché considero negativo che tu, italiano ed europeo, tenga tutti quei soldi fermi sul conto corrente: 1.400 miliardi nei depositi italiani e addirittur­a 10.000 miliardi in quelli europei! Fateci qualcosa con questi soldi, diamine. Oltretutto, il tasso negativo mi piace perché segna una sconfitta della finanza: forse, invece di sognare di moltiplica­re i soldi con i soldi, e senza fare più niente, converrà ridare importanza alla ricchezza basata sul lavoro. Infine, c’è la notizia che viene dalla Danimarca, dove si cominciano a concedere mutui a tasso negativo: ti prestano cento euro per comprare casa e ti chiedono di ridarglien­e 99.

9. I BISCOTTI ALLA NUTELLA

Sono talmente buoni e hanno ottenuto un tale successo che la Ferrero ha deciso di tenere aperti gli stabilimen­ti anche il sabato e la domenica.

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