La nuova versione di Emma.
Una ragazza in età da marito, gossip e problemi di cuore. In streaming c’è un nuovo adattamento di EMMA. Con uno humour tutto contemporaneo
Non è un’altra stupida commedia americana, recitava il titolo di un vecchio film comprensibilmente dimenticato. Lo riesumiamo adesso per dire che questo no: non è un altro stupido film tratto da Jane Austen. Emma. (rigorosamente col punto), distribuito in Italia sulla piattaforma Chili, non ha nulla degli adattamenti polverosi della più adattata delle scrittrici inglesi. È un’opera di questo tempo, oltre che un balsamo fresco e tonificante per l’epoca plumbea che stiamo vivendo. La storia, forse, la sapete: la ragazza del titolo (la splendida Anya Taylor-Joy, una quasi-Gwyneth della versione 1996, che però fa un lavoro tutto nuovo) è una nobile in età da marito vanesia, leziosa, e soprattutto col vizio di farsi gli affari (di cuore) degli altri. Finché non fa un pasticcio con la sua protŽgŽe Harriet (Mia Goth, mai stata tanto adorabile); e s’impantana nel biondo signorino Knightley (Johnny Flynn), duellante favorito in queste schermaglie sentimental-campestri. Il décor d’epoca è fedelissimo, anzi: il migliore in cui incapperete sullo schermo in questa malandata annata di cinema. Ma lo spirito, anche inteso come humour, è del tutto contemporaneo: pare di vedere una commedia umana al tempo dei social, anche se ci sono le spinette e i picnic da quadretto di Gainsborough. Merito della regista Autumn de Wilde, nome magnifico dietro cui si nasconde questa magnifica esordiente «over» con una gloriosa carriera come fotografa ritrattista (e si vede). E di un cast a briglia scioltissima, ma orchestrato come da scuola britannica: un’ulteriore menzione va all’insuperabile Bill Nighy, signorotto che si nasconde dietro i paraventi per non sentire gli spifferi che infestano le magioni patrizie; ma, soprattutto, per origliare le pettegole storielle che tengono in piedi l’umanità, ieri come oggi.