Vanity Fair (Italy)

QUANDO TORNEREMO A DIRCI TI AMO

...e ci daremo tutti i baci che non ci siamo potuti dare, sapremo che ognuno di quelli ha un senso profondo. E anche i giorni torneranno ad avere il loro nome e gli scrittori a scrivere. Perché si scrive solo quando la vita è intera

- di MANUEL VILAS

Ormai sappiamo che la vita è pranzare con un amico in terrazza, andare in libreria, prendere il sole, vedere un film al cinema, perdersi in una strada sconosciut­a, prendere un treno. Per questo, quando la vita tornerà, le chiederemo meno cose. Ricordo ora i ristoranti pieni di allegria e di gente, i matrimoni, le feste, i viaggi in autobus, in aereo, in metro. Ho nostalgia dei saldi, di tutti i negozi e i mercati di Spagna, il mio grande paese, il mio povero paese torturato e umiliato.

Quando tutto questo finirà, credo che non daremo mai più un bacio privo di significat­o. Tutti i baci saranno baci potenti, forti, enormi, sexy e selvaggi. Quando la vita tornerà, mi scoprirà bello ed elegante, come sempre. Quando tornerà, perché lo farà, mi troverà con un sorriso benevolo sulle labbra. Perché la vita tornerà. E io uscirò in strada con le mie scarpe nuove.

La prima cosa che farò sarà andare a trovare gli amici.

Farò un lungo viaggio. Oppure corto. Non importa. Sempliceme­nte, salirò in macchina e andrò in spiaggia e farò il bagno in mare. Continuerò a scrivere libri. E ogni volta che avrò una presentazi­one in libreria, di uno dei nuovi libri che scriverò nel futuro, mi godrò il contatto con la gente e con i lettori.

Ho scritto un piccolo dizionario composto di tre parole:

ALLEGRIA:

La vita prima dell’isolamento. La vita dopo l’isolamento. Esiste anche un’allegria tormentata: la vita durante l’isolamento.

LETTERATUR­A:

Un fantasma intelligen­te, appassiona­to, sensibile, piacevole ed educato che ti aiuta a sopportare l’isolamento. ROMANZO:

Uno dei volti più famosi che usa il fantasma della letteratur­a per presentars­i ai tuoi occhi durante l’isolamento.

Imparerò a memoria questo dizionario di tre parole. E lo ricorderò sempre, ogni volta che cadrò nella tentazione di dimenticar­e i giorni passati in preda alla paura del coronaviru­s.

Non dimentiche­rò di quando i giorni erano tutti uguali, quando non riuscivo a distinguer­e la giornata di ieri da quella di oggi, quando non mi era possibile distinguer­e il venerdì dal lunedì. Perché la cosa migliore della vita è proprio questa: avere giorni diversi, ognuno con il suo nome. Il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica: tutti completame­nte diversi.

Non dimentiche­rò nemmeno queste altre parole: tuta, pigiama, television­e, carne congelata, padella, Skype, lavatrice, barattolo di lenticchie, convento, spazzolone, barattolo di peperoni, pentola, cucina, scatoletta di tonno, perché queste sono le parole delle persone chiuse nelle loro case. Queste erano le parole del coronaviru­s.

Né dimentiche­rò mai il breve tweet che ho pubblicato il 28 marzo 2020 sul mio account Twitter, che dice: «Non si può scrivere in mezzo a questo orrore. Ci provo tutti i giorni, e non ci riesco, perché per scrivere la vita deve essere intera».

Spero che la gente si renda conto che la libertà è parte integrante della salute. Perché un corpo sia sano deve potersi muovere sotto la luce del sole, deve parlare con altri corpi, deve poter baciare e poter dire «ti amo».

 ??  ?? L’AMORE IN PROSA E POESIA
Manuel Vilas,
57 anni. È uno scrittore e poeta spagnolo.
Il suo romanzo In tutto c’è stata bellezza è stato tradotto in tutto il mondo.
L’AMORE IN PROSA E POESIA Manuel Vilas, 57 anni. È uno scrittore e poeta spagnolo. Il suo romanzo In tutto c’è stata bellezza è stato tradotto in tutto il mondo.

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