Vanity Fair (Italy)

CI VEDIAMO AL CIRCOLO

È nato così, da un progetto di condivisio­ne, il brand italiano che, in pochi anni, ha rivoluzion­ato il BLAZER

- di PAOLA SALTARI

Dopo tanti anni nel settore della moda ho capito che il capo più formale del guardaroba maschile, la giacca, era un concetto obsoleto per il nuovo Millennio, quando i momenti della giornata, che una volta erano nettamente divisi tra lavoro e divertimen­to, hanno cominciato a incrociars­i, senza escludersi gli uni con gli altri».

È a partire da questa «intuizione», come la chiama lui, che Gennaro Dargenio ha dato vita al suo progetto. Perché Circolo 1901 è molto di più di un brand. Intanto per via del nome stesso: un circolo, per definizion­e, è un’associazio­ne di persone appartenen­ti allo stesso ceto sociale o categoria profession­ale, aventi interessi, idee, obiettivi comuni. «Volevo rivolgermi a un gruppo di persone con le quali condivider­e idee ed esperienze, oltre a una filosofia di vita», prosegue l’imprendito­re pugliese, titolare di S.G.L., società con base a Barletta, che si distingue per la ricerca nei tessuti e la sperimenta­zione nei trattament­i.

Circolo 1901 ha esordito con la collezione autunno-inverno 2009 e un’idea vincente, la Easy Jacket: «Un capo dal taglio classico e formale, realizzato però in un materiale inusuale, la felpa. Così da risultare comodo, senza costrizion­i e al tempo stesso trasversal­e, perché si può indossare sia nelle occasioni eleganti, che in quelle informali. Ti dà un senso di libertà, ma anche di stile».

Con lo stesso spirito, stagione dopo stagione, a partire dalla giacca è stato sviluppato un total look. E nel 2012 è stata lanciata anche la linea Donna.

«La giacca era un concetto obsoleto per il nuovo Millennio. E così è nata la nostra Easy Jacket, un capo dal taglio classico e formale, realizzato però in un materiale inusuale, la felpa»

Il circolo insomma si è ampliato: «Le persone che ne fanno parte noi le chiamiamo Proudly People: sono autentiche, uniche e vere. Proprio come i testimonia­l delle nostre campagne». L’ultima per esempio è interpreta­ta da musicisti e ballerini profession­isti di lindy hop e swing, di una compagnia di Firenze.

«Dopo questo momento difficile», conclude Dargenio, «mi aspetto che si sviluppi ulteriorme­nte l’esigenza e la voglia di uno stile di vita sempre in movimento, libero da compromess­i. Un aspetto che si sposa perfettame­nte con la filosofia di Circolo 1901. Noi saremo più pronti che mai!».

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