Vanity Fair (Italy)

I luoghi da scoprire restando in Italia

Castelli esotici, sentieri selvaggi, borghi antichi, spiagge a sorpresa: MISTERIOSI e poco noti, i luoghi da scoprire nell’estate del «Viva l’Italia»

- di LAURA FIENGO

Quante volte lo abbiamo detto? «L’estate prossima niente voli, niente stress, prendiamo la macchina e ce ne andiamo per l’Italia, via dall’autostrada, solo strade secondarie. Senza itinerario, ci fermiamo on the road nei borghi, sui sentieri, nelle trattorie senza nome...». Bene, questo momento è arrivato. Come nelle Strade Blu di William Least Heat-Moon, l’estate 2020 sarà locale, «di prossimità», dicono con un termine poco fascinoso le previsioni. Ma questo non significa rinunciare alla magia, alla scoperta, e a quel «making memories», fabbricare nuovi ricordi, che sarà necessario come l’aria dopo questo momento di casa forzata, videoaperi­tivi e abbracci su Instagram. Dunque dove dirigere il nostro spirito libero e liberato? Ecco qualche idea fuori rotta che ci può trasportar­e (subito) nell’avventura estiva.

PICCOLO GRANDE TOUR

La storia del Castello di Sammezzano, a Reggello (Firenze), dove passò Carlo Magno ben prima che il suo proprietar­io spagnolo Ferdinando Ximenes dA’ ragona a metà Ottocento lo trasformas­se in una dimora moresca, vale da sola una gita in Toscana. Come quella alla Scarzuola, di Montegabbi­one (Terni), la città-teatro umbra ideata dall’architetto milanese

Tomaso Buzzi come «città ideale». Proseguend­o verso le Marche, la scoperta è il Tempio del Valadier, all’interno delle Grotte di Frasassi, chiesa neoclassic­a degna del Trono di Spade (mai stati? Correte a googlare). Chi è indeciso tra la voglia di trekking e quella di mare può esaudirle entrambe, seguendo l’antica Via del Sale che collegava la Pianura Padana alla costa ligure. Le vie del sale italiane sono moltissime, e a quella che dal Piemonte arriva al Ponente ligure è dedicato anche un bel libro di Nico Orengo, Il salto dell’acciuga – sempre per partire subito –, ma quella che dalla Val Trebbia (Piacenza) porta a Camogli è di sicuro effetto curante, con le pozze turchine del fiume per un bagno lungo la strada e il premio finale dellA’ bbazia di San Fruttuoso. Per chi è intenziona­to a conquistar­e il Sud, il Vallone dei Mulini è uno dei siti archeologi­ci-naturali mozzafiato della penisola sorrentina, mentre i Laghetti di Marinello a Patti (Messina) fortuna vuole siano anche sul mare. In questo caso il libro da leggere subito per entrare nel mood è di Andrea Camilleri, La gita a Tindari, ambientato proprio lì. Per finire agli «antipodi», in Alto Adige una scena surreale degna di questo momento storico si presenterà a Curon, in Val Venosta: il campanile della chiesa sommersa spunta felice dal lago nel cielo blu. Come dire, se ce l’ha fatta lui c’è speranza.

 ?? BELLE E POSSIBILI ?? Il Castello di Sammezzano (Firenze), esempio di architettu­ra orientalis­ta che sembra fuggito da un film di Wes Anderson. A destra, il Vallone dei Mulini (Sorrento) e i Laghetti di Marinello a Patti (Messina).
BELLE E POSSIBILI Il Castello di Sammezzano (Firenze), esempio di architettu­ra orientalis­ta che sembra fuggito da un film di Wes Anderson. A destra, il Vallone dei Mulini (Sorrento) e i Laghetti di Marinello a Patti (Messina).

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