Rose di maggio in un profumo
Avremo voglia di riceverle, di ammirarle, di annusarle. Le cercheremo intorno a noi e riconosceremo quelle di maggio in FRAGRANZE del nostro passato prossimo
William Shakespeare affermava: «Tra tutti i fiori, penso che la rosa sia il migliore». La rosa, simbolo di infinite tentazioni, sentimenti, emozioni. La rosa, musa ispiratrice di profumi che hanno fatto la storia, resistendo a rivoluzioni e cambi epocali. Come Miss Dior, nato nel 1947 e associato al New Look e al manifesto pubblicitario di René Gruau, che raffigurava una donna vestita in giacca e pantaloni. Questa fragranza, che deve il suo nome a Catherine Dior, sorella dello stilista, è tuttora oggetto di reinterpretazioni, come Miss Dior Rose N’Roses, l’ultima creatura uscita da Les Fontaines Parfumées, la villa-laboratorio a Grasse immersa in ettari di campi di rose centifolie e gelsomini, dove il Maître Parfumeur Créateur Dior François Demachy porta avanti le passioni di Monsieur. Qui la regina assoluta è proprio la rosa, che cresce in varietà pregiatissime. «Questa volta non volevo crearne una, bensì l’incarnazione di una profusione di fiori. Il mio intento era reinterpretare quel forte senso di “natura” che ho provato quando, da bambino, ho visto per la prima volta i campi di maggio in fiore. La rosa per me incarna quello stupore. Volevo avvicinarmi quanto più possibile al fiore dei fiori», spiega Demachy. E ci è riuscito. Sarà per noi una scommessa quando finalmente usciremo di casa e la cercheremo nei giardini per poi custodirla gelosamente in questo profumo, come un’ondata di fragranti petali, da portare sempre con noi. Felici di avvertirne anche le note succose e fruttate del bergamotto e del mandarino, il piglio agrumato dell’essenza di geranio e l’inconfondibile punta di menta. Non più un sogno, ma realtà.