Vanity Fair (Italy)

Disney è online con i suoi classici

Dalla «vecchia» Biancaneve al «nuovo» Star Wars, DISNEY è online con i suoi grandi classici «quarantena-friendly»

- di FERDINANDO COTUGNO

Nella vita il tempismo è tutto. Per esempio, Disney+, arrivato sul mercato italiano il 24 marzo, proprio mentre milioni di bambini sono chiusi dentro casa. È più o meno come Wolf di Pulp Fiction che risolve i problemi o Mary Poppins che porta l’ordine nel caos domestico. Nel lungo termine (o «Fase 3», se preferite) la piattaform­a Disney gioca la sua partita commercial­e con i contenuti originali, come The Mandaloria­n, espansione dell’universo Star Wars. Ma tempi di crisi hanno bisogno di grandi certezze e su questo campo nessuno ha argomenti solidi quanto un catalogo di vecchi film Disney. La retrospett­iva casalinga (senza dibattito dopo il film, i bambini non gradiscono) può coprire tutta l’evoluzione di principess­e, eroine, streghe e animali magici, partendo dai più classici dei classici e arrivando fino ai contempora­nei. Biancaneve e i sette nani (1937) e Cenerentol­a (1950) hanno una certa età, ma non hanno perso un grammo della loro perfezione, figlia di un’età d’oro dell’animazione, quando ogni singolo fotogramma era un disegno (fatto a mano) diverso.

Ogni dettaglio nella foresta di Biancaneve è stato creato a mano, su carta, da centinaia di artisti, e guardarsi intorno in quella scena è bello come seguire la storia: fateci caso, in ogni angolo dell’inquadratu­ra c’è qualcosa di vivo e in movimento. Per i bambini è come conoscere le nonne di Frozen, per voi come riscoprire un pezzo di storia del cinema, E andando avanti nel Cineforum Disney ci sono il sentimenta­lismo tenero di Lilli e il Vagabondo e quello eroico della Bella e la Bestia, l’umorismo esplosivo della Spada nella roccia, la nostalgia delle Avventure di Peter Pan. Se un’emozione esisteva e si poteva sentire, Disney a un certo punto ci ha fatto un cartoon.

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