Progetto Mela Rossa
Come nel Dopoguerra, è possibile immaginare una rinascita del cinema italiano. Secondo un famoso PRODUTTORE è tempo di unire le forze. Ecco perché ha già trasformato il sogno nel progetto di una «mela rossa»: una major europea
La voce di papa Francesco è stata come sempre la più forte in questi giorni di crisi ricordandoci il dovere della solidarietà, alla quale dovremo pensare quando, speriamo al più presto, si potrà riaprire il mondo chiuso per il coronavirus. Infatti, se chiudere è stato necessario e anche relativamente facile, infinitamente più difficile sarà riaprire e dovremo farlo velocemente e non lasciando indietro gli ultimi.
Io, costretto come tutti a stare in casa, sto sfruttando questi giorni per immaginare un futuro, una ripartenza come quella che nel Dopoguerra portò il cinema italiano sulla vetta del mondo, grazie a maestri come Rossellini, De Sica, Visconti. L’idea, per uscire da una crisi epocale come questa, è proprio quella di ripartire dalla nostra Europa dimostrando unità e coraggio. Il mio sogno, che è già un’idea concreta, è creare un polo produttivo europeo, che raccolga i migliori talenti e i migliori produttori in modo da presentarsi al mondo – in particolare a quello delle piattaforme streaming – con la nostra forza creativa ma anche con una forza contrattuale che ci metta alla pari dei colossi americani. Noi con la nostra società lo stavamo già facendo prima della pandemia, aprendo una filiale già attiva in Francia, sviluppando contatti con altri produttori in Germania e in Spagna. Per questa nuova major europea ho già in mente un nome: Red Apple, Mela Rossa, dal nome che gli Ottomani davano alle città che volevano conquistare. Ecco il mio sogno: una Mela Rossa che diventi il simbolo di una rinascita europea nel campo del cinema e della tv, una Mela Rossa che possa al più presto ridare speranza e lavoro a tante persone che ora sono di fronte a un periodo senza certezze.