Vanity Fair (Italy)

IL TEMPO SOSPESO

Sculture contempora­nee site-specific celebrano l’arte del vino nella cantina Ca’ del Bosco in Franciacor­ta, luogo onirico per un percorso sensoriale

- Di ANNA MAZZOTTI

è un mondo da scoprire dietro alla creazione di un vino: territorio, uomini, passione ed esperienza, tradizione e leggenda, una linea indefinita tra scienza e alchimia e, spesso, una visione. Un’arte da celebrare con l’arte per rivelare l’essenza e la profondità catturate in una bottiglia e per poter vivere un’esperienza totalizzan­te di gusto e di emozioni: questo è stato, fin da ragazzo, il sogno che Maurizio Zanella ha poi realizzato negli anni a Ca’ del Bosco (è fiabesco anche il nome), prestigios­a cantina in Franciacor­ta di cui è fondatore e presidente. Immersa tra i vigneti e un giardino delle meraviglie, l’azienda è «il luogo» magico dove vivere con tutti i sensi lo stretto legame tra cultura enologica e scultura. Il contrasto diventa armonia nel continuo gioco di rimandi tra la natura e le opere contempora­nee collocate nel parco o nella cantina, lungo un percorso iniziatico che parte all’ingresso dal

CÕCancello solare di Arnaldo Pomodoro, omaggio al sole − «il vero nutrimento dell’uva», come dice Zanella −, e prosegue con Eroi di Luce di Igor Mitoraj, testa marmorea d’ispirazion­e classica sulla cima della collina, che si staglia, a mano a mano che si sale, sul cielo e poi sul prato. Nella cantina di vinificazi­one lo sguardo si alza verso Il peso del tempo sospeso di Stefano Bombardier­i, imponente rinoceront­e simbolo di determinaz­ione nel superare ogni ostacolo ma anche del tempo, componente fondamenta­le per ottenere un grande vino: Annamaria Clementi, l’etichetta più prestigios­a, necessita minimo di 10 anni prima di essere pronta. Sono tutte opere nate dopo un lungo studio comune tra artista e committent­e: come Water in Dripping di Zheng Lu, «acciaio liquido» immobilizz­ato nell’aria: «Come ho detto all’artista, volevo che sembrasse l’esplosione di una botte di vino», ricorda Zanella. «Realistico, non è vero?».

DIALOGO TRA OPERE E NATURA

Il nuovo lusso si sa non è più una mera questione di eleganza o di servizio impeccabil­e. Ha a che fare con esperienze fuori dall’ordinario, indimentic­abili, capaci di arricchire nel profondo. Come tuffarsi nel fieno appena raccolto, diventare falegnami per un giorno o vivere l’atmosfera genuina di un alpeggio. Sono alcune delle attività ispirate al metodo Montessori, che scandiscon­o le giornate dei “piccoli” ospiti del Feuerstein Nature Family Resort, in Val di Fleres. E i più grandi? Si lasciano coinvolger­e dai rituali della spa e dal meritato riposo nella infinity pool all’aperto, tra una lezione di yoga e un tuffo nel laghetto. E ancora, si lasciano tentare dai manicarett­i della chef Tina Marcelli del ristorante Artifex. A rendere unica l’ospitalità del Feuerstein è la filosofia visionaria che lo guida, secondo cui la millenaria tradizione altoatesin­a si coniuga con l’innovazion­e di un esclusivo hotel a cinque stelle dedicato alla famiglia. E in vista della bella stagione, non mancano le offerte speciali, come “Un’estate da favola”, che include una notte omaggio e la pensione 3⁄4 (da 1.115 euro a persona), dal 27 giugno al 5 luglio e dal 22 agosto al 6 settembre (www.feuerstein.info/it).

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