DIALOGO CON L’ARTE
Dalla Biennale di Venezia all’Egyptian Theatre di Los Angeles, al design d’autore: quando la materia genera la visione. Il caso unico di Alcantara
a bellezza è dentro di noi, è interazione tra l’esterno e i nostri sensi. La percezione del bello è influenzata dal vissuto e dalla cultura». Per Andrea Boragno, presidente di Alcantara, non esiste funzionalità senza estetica. «Un prodotto di lusso non può essere una lista di specifiche tecniche, deve interagire emozionalmente con chi ne fruisce». Fiero sostenitore del Made in Italy, coraggioso visionario e convinto pioniere della sostenibilità, Boragno ha portato Alcantara a dialogare con l’arte contemporanea, in un costante scambio creativo. Da Alberto Biasi a Nanda Vigo (per citare solo gli italiani), con esposizioni alla Biennale d’Arte di Venezia il primo (maggio 2019) e a quella d’Architettura la seconda (2018): binomi dialettici ove la materia non veste la visione, ma la genera. Dal dialogo con gli artisti emergono tutte le qualità espressive, il trasformismo e la poliedricità del materiale. «Banalizzare Alcantara come mero rivestimento è il più grande errore che si possa fare. Nelle nostre collaborazioni artistiche cerchiamo l’interazione totale. È un processo creativo integrato dove le distinzioni forma-materia, significante-significato vengono superate e sublimate».
LQual è, per lei, il più grande artista italiano di tutti i tempi?
«Leonardo da Vinci. Ma non solo per indubbi capolavori come La Gioconda o Il Cenacolo, bensì per la sua caratteristica unica di essere insieme scienziato e artista. Razionalità ed estetica in totale equilibrio. Un unicum nella storia del mondo».
Alcantara e il cinema: da Venezia a Hollywood, siete presenti da anni sui red carpet. Nel 2015 siete stati partner dell’anteprima statunitense di Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino. E a Los Angeles avete curato il restauro degli interni dell’Egyptian Theatre. Che rapporto ha con la settima arte?
«Due grandi registi italiani su tutti: Fellini e Sorrentino. Entrambi, secondo me, hanno saputo, come pochi altri, unire l’estetica del grottesco alla bellezza classica».
Lei ama superare i limiti, esplorare nuovi territori, creare inedite interazioni: come vede il futuro?
«Sperimentazione costante, customizzazione estrema nel contesto di una certificata sostenibilità: è questo posizionamento che diventerà un valore sempre più forte nei prossimi anni. Per Alcantara e per tutti gli attori del segmento lusso».