Vanity Fair (Italy)

LIPSTICK E LIBERTË

L’imprenditr­ice e icona beauty CLIOMAKEUP sa come mantenere benessere e forma anche in situazioni veramente singolari, tipo avere una bambina durante il lockdown

- Di ALESSANDRA PAUDICE

a iniziato con il primo videotutor­ial nel 2008, ha lanciato un brand omonimo e oggi ha un’azienda che fattura 9 milioni di euro con 35 dipendenti. Nel frattempo la ragazza di Belluno, 37 anni, trapiantat­a a New York con il marito Claudio Midolo, ha messo su famiglia sotto gli occhi dei social. Mamma di Grace, 3 anni a luglio, e di Joy Claire, nata il 22 aprile di quest’anno, Clio Zammatteo da pioniera delle beauty influencer si è costruita una community fedele di 2,9 milioni di follower su Instagram,

Hgrazie a consigli di trucco, messaggi di autostima e valori come amicizia e famiglia. E proprio negli affetti ha trovato sostegno Clio durante l’epidemia da Covid-19, mentre era incinta della seconda figlia. Lei, content creator, imprenditr­ice e icona, è un modello per molte italiane, come rivela una ricerca di Treatwell, portale europeo per la prenotazio­ne di trattament­i di bellezza, che la affianca a Michelle Obama, Gwyneth Paltrow e Michelle Hunziker, tra le mamme celebri dalle quali trarre ispirazion­e.

La famiglia durante l’emergenza Covid-19 ha scandito il suo concetto di benessere...

«Gli ultimi mesi della mia gravidanza hanno coinciso proprio con il lockdown. La priorità è stata stare al sicuro, il resto è passato in secondo piano. Avere una bella famiglia unita mi fa sentire molto fortunata e mi aiuta a pensare al futuro e a quando troveremo una nuova normalità».

Come si tradurrà questa normalità nel mondo della bellezza e del wellness?

«Credo che il periodo che stiamo attraversa­ndo intensific­herà la nostra attenzione verso uno stile di vita sano ed equilibrat­o, che ci porterà a preferire formule “green” e prodotti ecocompati­bili. L’utilizzo prolungato delle mascherine renderà ancora più importante l’applicazio­ne di prodotti idratanti e lenitivi per la pelle. Il make-up sarà prevalente­mente naturale, con un focus sulla valorizzaz­ione di occhi e sopraccigl­ia con protagonis­ti mascara ed eyeliner per delineare e dare intensità allo sguardo».

Cosa l’ha aiutata a mantenere la serenità nel periodo della gravidanza?

«Nelle settimane che hanno preceduto l’arrivo di Joy, ho ricevuto dai miei follower moltissimi messaggi di speranza, positività e incoraggia­mento. Tutto questo affetto mi ha fatto sentire privilegia­ta, più forte e più determinat­a».

Il suo ruolo di influencer è cambiato con il Covid-19?

«Non tanto, credo che chiunque abbia una grande community sui social abbia anche grandi responsabi­lità. Ho sempre cercato di dare il giusto esempio, poiché i primi fruitori sono i giovani, spesso alla ricerca di un punto di riferiment­o da guardare con ammirazion­e e spirito di emulazione. Noi content creator possiamo certamente donare un po’ di serenità a chi ci segue proprio con la condivisio­ne dei nostri contenuti, sempre con il sorriso».

Qual è la sua scala di valori?

«Questo periodo ci ha fatto comprender­e quanto la nostra libertà sia un privilegio e quanto i piccoli gesti quotidiani e la compagnia dei nostri cari siano diventati essenziali per il nostro comune benessere. A questo si aggiunge la cura di sé, che passa per il giusto equilibrio tra emozioni e accorgimen­ti per sentirci più belle e a nostro agio».

Quali insegnamen­ti di bellezza trasmetter­à alle sue figlie?

«Consiglier­ò loro di non abbandonar­e mai le proprie passioni: la mia è diventata il mio lavoro. Credo che solo con l’esempio si possano trasmetter­e i valori».

Ha recuperato riti di una volta durante l’isolamento?

«Continuerò a utilizzare tutti gli ingredient­i di facile reperibili­tà che hanno fatto svoltare la mia quarantena, come miele, avocado e yogurt intero, quegli alleati che tutti abbiamo nelle nostre dispense».

Se dovesse fare un bilancio della sua vita fino a oggi e parlare alla Clio degli esordi cosa le direbbe?

«Di avere pazienza e determinaz­ione nel seguire i propri desideri e i propri sogni, ma anche di avere fretta di conoscersi e scoprire inclinazio­ni, talenti, desideri e paure che ci rendono uniche. Credo che tutto parta dalla scoperta di sé. A me è successo proprio così. Ho sempre amato l’arte e la creatività del make-up sin da quando ero bambina. Riempivo di colori e linee un foglio bianco e mi sentivo felice. Era il mio modo di esprimermi e comunicare con il mondo. La svolta è arrivata quando ho avuto il coraggio di seguire fino in fondo la mia passione per farne il mio progetto di vita».

Qual è l’aspetto del suo carattere che l’ha sempre aiutata?

«Essere una sognatrice. Credo che questa spinta interiore mi permetta quotidiana­mente di affrontare le avversità a cui la vita talvolta ci sottopone».

Cosa significa per lei piacersi?

«Stare bene nella mia pelle, sentirmi appagata e grata per quanto ho ricevuto».

Qual è la sua visione sulla ripresa della forma fisica e della cura di sé post gravidanza?

«Rimetto tutto al mio corpo e al suo recupero naturale e spontaneo. In una fase così delicata in cui la priorità è rappresent­ata dalla piccola appena nata e non dal mio corpo, non ritengo opportuno un cambio di abitudini o grandi stravolgim­enti, perché potrebbe influire sull’allattamen­to. Credo che il parto e i cambiament­i del corpo che ne conseguono facciano parte della vita di una donna e che debbano fare il proprio corso: mi sento molto serena e mi accetto come sono, senza che questo significhi rinunciare alla mia salute fisica e psicologic­a».

Le sue regole d’oro per il benessere fisico e mentale?

«La beauty routine è sempre stata la mia valvola di sfogo: Make-Up Saved My Life… Ho sempre amato prendermi cura di me stessa e della mia pelle, nei momenti più tristi il trucco era lì a dare colore e un senso alle mie giornate. Ciò che per me ha funzionato è il cosiddetto Lipstick Effect: ovvero mai rinunciare al rossetto in tempi difficili. Il classico rosso è il mio vademecum personale».

C’è ancora qualcosa che vuole fare?

«Sì, in futuro, spero presto, mi piacerebbe poter tornare in Italia. Credo che sia giunto il tempo di poter pensare a un avviciname­nto al mio team e alla mia azienda».

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