LE RADICI CRESCONO DAL CUORE
Un famoso architetto e una grande chef hanno trovato nella TOSCANA la loro seconda casa. In Val d’Orcia e in un hotel molto speciale a picco sul Tirreno
he gli anglosassoni amino la Toscana è un antico cliché, sotto il quale vale sempre la pena scavare: si potrebbero trovare motivazioni interessanti dietro quella passione. Per esempio io, Richard, la amo perché sono nato a Firenze. E, io, Ruthie, vengo da New York, ma sono cresciuta in Colorado e i cieli che vedevo da bambina, infiniti, e la terra a perdita d’occhio, sono gli stessi che vedo quando apro la finestra sulle colline toscane.
Il primo viaggio che abbiamo fatto insieme è stato a Firenze, dove la famiglia Rogers ha più parenti di quanti ne abbia in Inghilterra. Infatti mi chiamo Rogers, ma i miei genitori sono italiani: mia madre è nata a Trieste, mio padre, italiano anche lui, ha avuto un avo inglese che ci ha dato questo cognome. Ci siamo trasferiti in Inghilterra allo scoppio della Seconda guerra mondiale: avevo 5 anni, ma l’Italia è nel mio sangue e nel mio Dna.
Questo famoso primo viaggio – era il 1969 – per me, Ruthie,
Cè stato una continua scoperta, soprattutto culinaria. Pensavo che la vostra cucina fosse quella cosa molto saporita e pesantissima – fettuccini Alfredo, meatballs – dei ristoranti italiani in America. Poi a Firenze ho assaggiato la bruschetta – quel miracolo di solo pane e olio – ed è stata come una rivelazione. Lì ho capito che gli ingredienti sono tutto. E quando, quasi vent’anni dopo, avrei aperto il mio ristorante, il River Café a Londra, la ricerca delle migliori materie prime sarebbe diventata la nostra filosofia.
Abbiamo girato il mondo, per lavoro e per passione, ci siamo innamorati di mille posti, ma l’appuntamento con la Toscana non l’abbiamo mai mancato. Dal 1997 al 2012 abbiamo passato le estati al Buonriposo, in Val d’Orcia. Ogni stanza della villa era viva, piena di cose e di persone, i nostri figli ingombravano le loro di amici e di libri, le giornate le passavamo a cucinare, mangiare, stare insieme. Negli ultimi anni andiamo al Rombolino, nella stessa valle. Da lì partiamo per le nostre esplorazioni dei dintorni: i dipinti, le architetture, e di nuovo il cibo, che ogni pochi chilometri varia e ti sorprende. Le regioni sono la cosa più bella del vostro Paese: mondi diversi a poca distanza. Noi dalla Toscana sconfiniamo spesso in Liguria: ci siamo innamorati di Vernazza, e della cucina di Gianni Franzi. Amiamo quel piccolo paese a tal punto che nostro figlio Roo si è sposato lì e che Richard, insieme a Renzo Piano ed Ernesto Bartolini, ha ridisegnato la sua piazza, spazzata via dall’alluvione del 2011.
Un giorno, andando con calma verso l’aeroporto di Fiumicino, abbiamo fatto una deviazione perché avevamo voglia di vedere il mare, e abbiamo scoperto un altro angolo bellissimo di Toscana: Porto Ercole e l’hotel Il Pellicano, che si è aggiunto all’elenco dei nostri luoghi del cuore per quell’atmosfera irripetibile che ricorda l’Italia a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Nei lunghi mesi in Inghilterra inganniamo la nostalgia per l’Italia tornandoci spesso e cucinando italiano. Le patate alla Toscana – olio, sale, rosmarino – sono un antidoto potentissimo.