RAGIONE & SENTIMENTO
Gli interni curati da Francesca Neri Antonello celebrano la MEMORIA: delle materie che vengono riscoperte, dei mobili recuperati. Con qualche, sapiente, «svista»
La sala da pranzo di un loft di Milano, in zona Brera. La lampada è di FNA Concept, lo studio di Francesca Neri Antonello, mentre gli arredi sono pezzi di famiglia recuperati.
Se il senso estetico si può definire come il talento di filtrare i nostri ricordi, mettere insieme le immagini per elaborare una personalissima attualità, la memoria a questo punto diventa una forma d’arte.
Parlando di architettura d’interni e dell’estetica di Francesca Neri Antonello, cominciando proprio dal titolo Alfabeto de la Memoria del libro che raccoglie i suoi Interior landscapes (Fortino Editions), il patrimonio della memoria diventa una fortezza. Un magazzino gestito come fonte di magie, da legare al presente con un potente senso del dosaggio. Gli interni di Neri Antonello raccontano storie di design, di sapienza artigianale di ricerca, di colori e materiali, di totalizzante leggerezza. In cui il gusto per il dettaglio si muove all’interno di un inafferrabile equilibrio d’insieme.
Come si fa? «Si comincia a osservare da piccoli. Il segreto è almacenar, immagazzinare». Nel suo deposito estetico, Francesca ha l’energia dell’Oceano Pacifico e le atmosfere dei primi anni a vissuti a Lima, la modernità di New York negli anni di studio, l’eleganza italiana delle villeggiature estive nella case di famiglia, il rigore dell’attuale domicilio svizzero. Lima significa: «L’orizzonte aperto, la luce del bianco nella cultura dell’ospitalità, tavole imbandite alla francese e ricette di famiglia, colori precolombiani della Terra». Aranci e marroni che ritrovava in versione delabrŽ nei soggiorni in Europa, mentre l’educazione di una madre lavoratrice e più propensa alla libertà che alle regole imposte facevano il resto, di un mix destinato a essere progettuale. Tanto da ricordare, ma è il come lo si ricorda, per creare il racconto. I suoi racconti di bellezza onirica e contemporanea, di interni moderni in cui la favola è compresa di una dose d’informalità, che assicura il gusto di viverci dentro. Contenitori rigorosi ammorbiditi da giochi di luci, vetri e riflessi, tessuti e colori inaspettati.
Si comincia con gli oggetti recuperati: «Irrompo con un pavimento non previsto, portando una presenza
Tornare alle origini
Da sinistra, un ritratto di Francesca Neri Antonello. La stanza da bagno di casa Camuzzi, in Svizzera. Villa in zona Magenta, a Milano: i pavimenti e le porte originali sono stati restaurati. Ancora a Casa Camuzzi, camino in gesso e lampada JJ anni ’30.
di MASSIMILIANO LOCATELLI* * Architetto, classe 1966, è fondatore dello studio Locatelli Partners. Tra i suoi molti progetti, la Galleria Lia Rumma a Milano, il ristorante della Villa Reale di Monza e lo stabilimento industriale di Onward Luxury Group a Fossò, presentato al Padiglione italiano della XIII Biennale di Architettura di Venezia. Al momento è impegnato su vari lavori in giro per il mondo, dalla Cina a Los Angeles.
HAILEY BIEBER
La vasca così importante si affaccia sul giardino e si vede il riflesso di un sontuoso lampadario e delle applique lavorate: più che un bagno sembra quasi un salotto.
Lei ha inscenato un sogno romantico, come se si sentisse il suo desiderio di appartenere a una fiaba.
@HAILEYBIEBER FILIPPA LAGERBACK
È la classica casa nord europea, con vibes anni Sessanta. Si intuisce che Filippa è attaccata alle sue origini e alla sua terra, perché la casa ha un grande rigore nordico, con una cromaticità perfetta. Persino lei e il cane sono in tinta con l’arredamento.
@FILIPPALAGERBACK
ELLEN DEGENERES
Lei di solito è una donna molto schietta, quasi dura, e invece qui comunica morbidezza: il divano è grande, accogliente, lei è seduta a gambe incrociate, quasi facesse una meditazione. È in mezzo a cani e gatti e dietro di lei c’è tantissimo verde. È una situazione di pace, molto dolce e informale. Sorprende un po’, così diversa da come siamo abituati a vederla in tv. @THEELLENSHOW
MARIA SHARAPOVA
La sua è una casa molto materica, con del cemento, ma anche delle candele etniche, del legno grezzo e un’opera d’arte dietro a tutto. Dà l’impressione un po’ di una casa di rappresentanza, come se avesse seguito degli stereotipi e non volesse farsi mancare le cose «giuste», quelle che vanno di moda, che caratterizzano una persona di successo. È un cliché di qualcuno che arriva e vuole appartenere a un determinato mondo.
@MARIASHARAPOVA
JENNIFER GARNER
Lei ora è impegnata in Once Upon a Farm, la sua azienda che produce pappine per bambini. La sua immagine è cioè molto legata alla cucina per cui non stupisce che voglia farsi fotografare in quello che probabilmente è per lei l’ambiente più importante della casa. Però la sua cucina è poco armonica: ha frigo e forno hi-tech quasi da professionista, poi ha i mobiletti in legno color crema super casalinghi e il pavimento in marmo. Ci sono troppi materiali e tutti troppo diversi. @JENNIFER.GARNER
CINDY CRAWFORD
Sembra proprio che questo sia il suo angolo ufficio. Intorno si intravedono diverse foto e un grande dipinto di Cenerentola, di cui ben si vede l’abito in quella posa da sfilata, quasi a ricordare, in qualche modo, il suo essere stata modella. Però il tavolo in vetro così semplice, appoggiato a dei cavalletti, è fin troppo basico, strano per una donna sofisticata come lei: sembra quasi sia provvisorio.
@CINDYCRAWFORD ELTON JOHN
Si vede che è una persona di gusto: nonostante sia in cucina, nella zona più domestica della casa, c’è però un bellissimo lampadario e si vedono dei vasi di design. Lui e suo marito David Furnish sembrano aver appena finito una ripresa, fatta non a caso in quello che probabilmente oggi, che hanno dei bambini, è il centro più vivo della casa.
@ELTONJOHN
COURTENEY COX
Lei, che ce la ricordiamo tutti con Jennifer Aniston in Friends, ora è circondata dai suoi nuovi friends, tutti i suoi cani. Si sta riposando in una casa che sembra molto confortevole, fatta per essere vissuta, tutta suoi toni del nero e del beige, con dei bei pezzi di design. La casa è curata ed elegante, come è lei.
@COURTENEYCOX
OFFICIAL
CHIARA FERRAGNI
Rosa su rosa: sono rosa i pantaloni, il rossetto e la poltrona evidentemente firmata. La sua casa, che sappiamo essere un attico nelle residenze Hadid della Citylife di Milano, Chiara Ferragni l’ha messa molto in mostra in questo periodo, tra le sue Stories e le dirette Instagram. Ne conosciamo ogni angolo, sappiamo che lei ama il design contemporaneo e dedica spazio al benessere: tutti abbiamo visto la sua vasca idromassaggio sul terrazzo.
@CHIARAFERRAGNI
KHLOÉ AND TRUE
Una casa tutta rosa.
È il rosa la priorità, come per Paris Hilton o Chiara Ferragni. Non è importante l’oggetto in sé, né la sua funzione né la sua forma, sembra che l’importante sia solo il colore: sempre e soltanto pink.
@KHLOEKARDASHIAN MILEY CYRUS
Qui siamo proprio in zona country: da come è vestita al tipo di casa, con molto legno e il muro in pietra, è come se volesse mettere in scena il ruolo della cantante country per eccellenza, con dischi in vinile e vecchie foto ben in mostra.
@MILEYCYRUS KYLIE JENNER
Questa è una casa che si vuol far notare, c’è un’ostentata esibizione del lusso: quella cantina dei vini è messa in salotto così che tutti possano vedere non solo la preziosa cantinetta, ma anche i vini che saranno all’altezza. Le forme della poltroncina sono sinuose come quelle di tutte le sorelle Kardashian/Jenner.
@KYLIEJENNER