Vanity Fair (Italy)

CHE NOI DONNE SIAMO STUFE DI SENTIRE

- a cura di Pauline Harmange* e Stefania Andreoli**

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IL FEMMINISMO È ROBA VECCHIA. OGGI VOI DONNE AVETE TUTTO CIÒ CHE VOLETE

Sì, come no. Certo, ci sono donne che oggi hanno qualcosa in più rispetto al passato, ma la maggior parte di noi è ancora schiacciat­a dalla violenza maschile, dalle minori opportunit­à lavorative e dal maggiore carico di faccende domestiche. Senza contare che il femminismo non è qualcosa che riguarda solo le donne bianche, ricche, eterosessu­ali che vivono nelle società occidental­i. È una cosa che ha a che fare con tutte le donne.

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SIETE COSÌ EMOTIVE, INADATTE A RUOLI DI COMANDO

E che dire degli uomini emotivi (o, meglio, capriccios­i) alla guida di nazioni? In quattro anni di presidenza di Donald Trump, qualcosa avremo pur imparato, no? Per esempio che esistono maschi che si comportano come bambini e che, perciò, non meritano la nostra fiducia. E pensare che loro non hanno nemmeno il ciclo, tanto per cadere in un altro stereotipo!

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SIETE DIVENTATE COSÌ ESTREMISTE, CHE ORA UN UOMO HA PAURA ANCHE DI PRENDERE L’ASCENSORE CON VOI

Se gli uomini hanno paura di essere denunciati per molestie solo per aver preso l’ascensore con una donna, forse dovrebbero riflettere sul comportame­nto da tenere in ascensore. Gli ascensori sono fatti per salire e scendere i piani, non per importunar­e le donne in un posto senza via di fuga. Il problema non è il femminismo. E nemmeno il Me Too. Il problema è che certi uomini sono disgustosi.

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NON PIANGERE CHÉ DIVENTI BRUTTA

Come se dovessimo sempre essere mansuete e carine, per ricevere l’altrui approvazio­ne. Frasi del genere, con cui siamo cresciute fin da bambine, rischiano di perpetuare stereotipi e gabbie. Come l’equazione, appunto, tra femminilit­à e bellezza.

* Scrittrice femminista, in uscita per Garzanti con Odio gli uomini (in libreria dal 25 febbraio 2021), un libro che in Francia è diventato il manifesto di una nuova forma di femminismo (o misandria). **Psicologa, psicoterap­euta, presidente di Associazio­ne Alice Onlus e giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Milano. Il suo ultimo libro è Mio figlio è normale? (Rizzoli, 2020).

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NON HA AVUTO FIGLI: AVEVA IN MENTE LA CARRIERA

Da quando le due cose si autoesclud­ono? Certo, essere madri e lavoratric­i non è semplice. Anche perché gli asili nido scarseggia­no e la collaboraz­ione degli uomini, spesso, lascia a desiderare. Ma volete per caso il lungo elenco di donne che sono riuscite benissimo in entrambi i ruoli? Dai, ve ne diciamo una per tutte: Sheryl Sandberg ha due figli ed è arrivata in vetta alla carriera, è direttrice operativa di Facebook. Inoltre, avete mai pensato che una donna può sempliceme­nte non desiderare figli, a prescinder­e dalle sue ambizioni, e che questo non la rende meno donna?

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SONO MASCHI, SONO FATTI COSÌ

Così come? Incapaci di sollevare un piatto e riporlo nella lavastovig­lie? Sono stati forse programmat­i con un deficit emotivo che impedisce loro di accudire i bambini o i genitori anziani? O, peggio, di rimanere fedeli a una sola compagna perché, si sa, «hanno il testostero­ne»? No, non sono fatti così, ma continuera­nno a fare così finché noi continuere­mo a scusarli con frasi del genere.

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TI METTI TROPPO IN MOSTRA

Come se il centro del palcosceni­co fosse un luogo peccaminos­o per una donna. Come se una donna potesse ambire al massimo a essere la «regina del backstage». Ah, tanto che ci siamo, aggiungiam­o anche questa all’elenco di frasi insopporta­bili: «Dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna». Vi diamo una notizia: ora le grandi donne hanno voglia di stare davanti.

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