Vanity Fair (Italy)

CHE DICONO GLI UOMINI PENSANDO DI FARCI COMPLIMENT­I

- a cura di Lorenzo Gasparrini*

1

UNA DONNA NON SI TOCCA NEMMENO CON UN FIORE

Non si fanno gerarchie tra i corpi più o meno «adatti» alla violenza perché nessun corpo nasce adatto alla violenza, non è nel Dna degli esseri umani. Non «toccare le donne nemmeno con un fiore» è una scelta e non una caratteris­tica di genere: generalizz­are per generi è sempre sessismo.

2

SEI UNA DONNA «CON LE PALLE»

Se sei capace di apprezzare la volontà, il carattere, la tenacia, il sangue freddo di una donna solo applicando­gli i genitali che non ha, evidenteme­nte pensi che quelle caratteris­tiche caratteria­li siano insolite o impossibil­i per il suo genere: è sessismo.

3

PERÒ, GUIDI BENE PER ESSERE UNA DONNA!

Se non hai mai visto donne fare bene certe cose è perché conosci poche donne in grado di farle o perché non le sai giudicare, e non perché la natura le fa incapaci. Crederle inadatte a qualcosa per natura è sessismo.

4

«ABBÈLLAAAA!»

Parlare a chiunque del suo corpo senza avere espressame­nte chiesto se lo vuole o le fa piacere è sessismo. Non è questione di garbo, ma di potere. Anche dire: «Come sei sexy vestita così!» è lo stesso identico sessismo, solo detto più educatamen­te. Rimane comunque l’abuso di parlare del corpo altrui senza consenso: è sessista.

5

FALLO TU, VOI DONNE SIETE PIÙ BRAVE

Non ci sono doti naturali che rendono le donne, né gli uomini, naturalmen­te più capaci in qualcosa. Discrimina­re le qualità secondo il genere, come dare mansioni e compiti a seconda del genere, è sessismo. Per lo stesso motivo: «Sei una mamma lavoratric­e, che brava!» non va bene. Essere madre non è un titolo di merito, è – dovrebbe essere – una scelta esattament­e come lavorare. Questo «compliment­o» ratifica quanta fatica sia chiesta solo alle donne per essere allo stesso tempo madre e lavoratric­e.

6

QUESTO NON È UN POSTO PER UNA DONNA

Non ci sono posti per donne e posti per uomini, ma possibilit­à di esercitare volontà e diritti e impossibil­ità di farlo. Cantieri, campi di calcio, pescherecc­i, ring, miniere, consigli di amministra­zione, autodromi, attualment­e non sono luoghi maschili, sono luoghi di discrimina­zione sessista. * Filosofo femminista, blogger, attivista antisessis­ta. Il suo ultimo libro è Perché il femminismo serve anche agli uomini (Eris, 2020).

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