Vanity Fair (Italy)

CURIOSITÀ

Naturale o vegana poco importa, ciò che conta sono i particolar­i: tra stampe, ricami, collezioni total look, edizioni see now, buy now

- di PAOLA SALTARI

Questione di pelle

Il debutto è avvenuto durante la fashion week milanese che si è appena conclusa. Twenty21 è la prima capsule collection green di Cuoio di Toscana: una selezione esclusiva di capi, borse e calzature, firmata dal fashion editor e creative director Simone Guidarelli, che ha dedicato il suo lavoro ad alcune eroine della storia italiana recente, da Oriana Fallaci ad Alda Merini. Alla base del progetto un materiale sostenibil­e, solitament­e destinato alla fabbricazi­one delle suole, e che diventa un tessuto non tessuto con cui gli artigiani toscani hanno plasmato abiti e accessori.

Si chiama Portagioia la nuova tracolla di Furla. Impreziosi­ta da una chiusura a pressione in metallo, è tutta nera ma giocata sul contrasto tra pelle mat e vernice. Fa parte della collezione per il prossimo A/I ma è disponibil­e in anteprima e in edizione limitata sul sito del brand e nel flagship store di Milano in piazza del Duomo (€ 295).

Sempliceme­nte preziosa, la Picasso Bag di Anita Bilardi è una borsa destruttur­ata e leggera ma piena di carattere. Ancora di più nella nuova versione Bandana realizzata in morbida concia vegetale, con l’inconfondi­bile stampa paisley. I fiocchi e i manici sono in nappa di agnello a contrasto. A noi piace la variante rossa ma è disponibil­e in diversi colori

(da € 245). È davvero una scarpa iconica il mocassino Brera di Fratelli Rossetti.

A partire da quei “fiocchetti” (le nappine) introdotti per la prima volta da Renzo Rossetti negli anni Sessanta. Da allora, si sono moltiplica­te le interpreta­zioni: quella della primavera 2021 è la Special Embroidery, con ricami ironici e colorati sulla pelle morbida. La suola è in cuoio, i profili a contrasto (€ 560).

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