A TAVOLA C’era una volta il cibo delle favole
Case di marzapane, torte sbilenche, i biscotti di Alice e quelli di Raperonzolo (che è anche il nome di un’insalata): IL CIBO NELLE FIABE fa sognare i bambini e li incoraggia a provare nuovi piatti, soprattutto a base di legumi e verdure
Un pranzo o una cena da fiaba, tra bacchette magiche che trasformano un dolce traballante in una splendida torta a più piani cangiante dall’azzurro al rosa, uccellini, topolini e scoiattoli con cui condividere il piatto, tazzine che cantano e, perché no, anche un pizzico di trepidazione per il timore di veder spuntare all’improvviso la strega di Biancaneve con una mela rossa o quella, forse ancora più crudele, di Hansel e Gretel, soprattutto se colpevoli di aver mangiato di nascosto biscotti o Pan di Spagna. Ecco il sogno di ogni bambino, in quell’età, anch’essa magica, in cui il confine tra mondo reale e mondo fantastico non è ancora ben definito e tutto sembra possibile. Il cibo nelle fiabe è molto presente, non solo per nutrirsi − è quasi sempre legato all’idea di necessità o di abbondanza − ma spesso anche come mezzo per cambiare la realtà: per esempio in Jack e il fagiolo magico, dove cresce la pianta che porta nel mondo degli orchi, o in Alice nel Paese della meraviglie con i suoi biscotti mangiami. Oppure come trappola − Hansel e Gretel rinchiusi nella casetta di marzapane −, come soluzione (Pollicino e le briciole di pane per ritrovare casa) e infine come premio, con opulenti banchetti a corte. In ogni caso, è sempre carico di una valenza magica. Un mondo incantato da riscoprire in compagnia
dei bambini, per divertirli, istruirli e anche per convincerli ad assaggiare piatti che altrimenti non vorrebbero neppure sentir nominare. Prendiamo la principessa Raperonzolo, o Rapunzel, che nel cartone animato della Disney vediamo destreggiarsi con cinque piatti di biscotti tipo cookies al cioccolato. Il suo è anche il nome di una erba selvatica la cui radice assomiglia a una piccola carota bianca, dolce, che ricorda la nocciola, da mangiare come insalata condita con olio e limone e, a piacere, anche con scaglie di Parmigiano. Spesso i bambini non amano le verdure, ma pensando di mangiare un ingrediente fatato non resisteranno alla tentazione di assaggiarlo. Per i legumi si può provare con i famosi fagioli della pianta di Jack, o con i piselli, magari spiegando che la protagonista de La principessa sul pisello non è capricciosa perché si lamenta di averne sentito uno nascosto sotto 20 materassi, ma è una ragazza molto sensibile e, inoltre, che bisogna saper guardare oltre le apparenze. E per la frutta? Si può raccontare la storia di Pinocchio, della sua mela rossa e delle pere di Geppetto, o proporre le banane di Mowgli de Il Libro della giungla. Pensando ai film di animazione, anche la «commovente» ratatouille preparata dal topino Remy può essere un buon piatto per convincere i più acerrimi nemici delle verdure a mangiarle. Altre ricette celebri dei cartoni, di sicuro gradimento, sono gli spaghetti con le polpette di Lilli e il Vagabondo, la «crema di crema alla Edgar» degli Aristogatti (latte, tuorli e vaniglia), la torta di mele di Biancaneve. Altri suggerimenti per «alimentare» la fantasia dei bambini a tavola? La focaccia che Cappuccetto Rosso porta nel cestino per la nonna, il soufflé al formaggio di La bella e la bestia, la zuppa Gumbo di Tiana, preparata dalla protagonista del cartone animato Disney La principessa e il ranocchio, anche se non semplicissima da eseguire. Qui, però, andateci piano con il tabasco.
TORTA DI MELE
Piace anche a voi la «catasta di more, la cromella di tata, la crosmata di tele»... la torta di mele insomma, che fa entusiasmare Dotto facendolo inciampare nelle parole? In realtà, nel film d’animazione, Biancaneve alla fine prepara la Blueberry pie, la torta di mirtilli. È la strega che le suggerisce la torta di mele, la preferita dagli uomini, ma si sa che il suo non era un consiglio disinteressato. Ecco la ricetta di una classica Apple pie americana.
È un dolce dal doppio guscio fatto di una pasta tipo brisé, ripiena di mele. Ingredienti e procedimento: si prepara impastando 300 g di farina 00, 200 g di burro,100 ml di acqua fredda, 1 cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale. Per il ripieno servono 1 kg di mele renette a fettine, cotte in 100 g di zucchero caramellato, un pizzico di cannella e una noce di burro. Mettete un disco di pasta in una teglia imburrata, il ripieno raffreddato e poi coprite con l’altro disco. In mancanza dell’aiuto degli uccellini per chiudere il bordo, usate i rebbi di una forchetta. Spennellate la torta con il latte e cuocetela in forno a 180° per un’ora, abbassando la temperatura ogni 20 minuti.