Vanity Fair (Italy)

PAOLO DI PAOLO

Newport, Minnesota

- di PAOLO DI PAOLO

Questa storia è una storia di conigli. La storia di Pax, Fudge, Hobo e Daisy, diventati «conigli da conforto». Potrebbero essere personaggi di un romanzo epico come La collina dei conigli, saltellant­i e saggi, sotto tramonti primaveril­i che danno una ragione per vivere. Oppure, potrebbero abitare il mondo della grande Beatrix Potter, che dedicò una delle sue prime storie proprio a «quattro piccoli conigli, che si chiamavano Flopsy, Mopsy, Cotton-tail e Peter». Mamma Coniglia li avverte di stare alla larga dall’orto del Signor McGregor, perché passando da quelle parti si rischia di fare una brutta fine, ficcati in una torta salata. Ma i quattro sono svelti, non si lasciano prendere. E soprattutt­o, hanno un cuore. Come quelli di cui si prende cura Caleb S. Ha sedici anni, e ha dato vita a un’isola dei conigli sul Mississipp­i, Peacebunny Island. Ha fatto quasi tutto da solo, attraverso risparmi e donazioni; i genitori l’hanno aiutato con le questioni burocratic­he. Nel 2012, dopo la sparatoria in una scuola elementare in Connecticu­t, ha affidato a Pax, Fudge, Hobo e Daisy il compito di aiutare i bambini a superare il trauma. Quando hanno un coniglio fra le braccia, dice Caleb, le persone si distraggon­o, si sentono meglio. E magari le vedi sorridere per la prima volta dopo un lutto. Come fai a non sorridere se c’è un coniglio? Può sembrare un’eccentrica estensione della pet therapy, però funziona. Anche con gli adulti. Una foto, bellissima, ritrae una donna in una residenza per anziani che accarezza un coniglio. Se l’idea vi pare stucchevol­e, be’, giù le difese. Non abbiate timore della tenerezza: tanto meno in una stagione come questa. I conigli, dice Caleb, hanno il «potere della presenza». Che poi – fra piante, umani e altri animali – è l’unico davvero magico.

DICONO

CHE UNA FAMOSA FAMIGLIA ITALIANA STIA PER COMPRARE UNO DEI PIÙ FAMOSI MARCHI DI MODA ITALIANO. FINORA NON C’ERA MAI RIUSCITO NESSUNO. DICONO CHE I PROGETTI SIANO MOLTO, MOLTO GRANDI: MADE IN ITALY SÌ, MA PENSANDO ALLA FRANCESE

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