Vanity Fair (Italy)

PROGETTI

Un bracciale per le mangrovie

- di PAOLA SALTARI

Roux, giovanissi­ma ricercatri­ce sui quasi un anno dal nostro primo incontro digitale, sono successe tante cose. All’epoca, AnAne-Sophie cambiament­i climatici e fondatrice dell’impresa sociale Te¯naka, si trovava in Malesia per seguire in prima persona un progetto di ripristino della barriera corallina. L’aggravarsi della pandemia e le restrizion­i sui viaggi, l’hanno costretta a tornare a Parigi, non prima però di aver avviato una nuova avventura green. Al suo fianco, in entrambi i casi, c’è Dodo, il brand di gioielli del gruppo Pomellato, che ha sempre dichiarato la sua vocazione ecologista in molti modi, come per esempio l’uso di oro etico al 100% per tutte le sue creazioni. La nuova missione si chiama Blue Forest e consiste nel ripiantare tremila alberi di mangrovie sulla costa malese, nello Stato di Sabah. «I due programmi sono strettamen­te connessi tra loro», spiega Anne-Sophie Roux. «Ricostruir­e la barriera corallina permette di preservare la biodiversi­tà sottomarin­a. Parallelam­ente il più grande beneficio offerto dalle mangrovie – che, essendo piante acquatiche, stanno al confine tra terra e mare – è quello di immagazzin­are carbonio, che, per oltre l’80 per cento del suo ciclo globale, circola nell’oceano. Le mangrovie sono vere e proprie “campioness­e” nella cattura del carbonio blu, con quantità, per ettaro, anche dieci volte superiore a quella delle foreste terrestri, come l’Amazzonia. Oltre a ciò, forniscono un habitat per molti pesci, crostacei e rettili, e prevengono l’erosione delle coste, garantendo la sicurezza delle comunità locali». A questo proposito, come tutti i programmi promossi da Te¯naka, anche Blue Forest coinvolge gli abitanti del luogo. «Normalment­e, collaboran­o con noi molti volontari e intere classi di studenti. A causa della pandemia, le nostre forze sono ridotte ma in sei mesi dovremmo riuscire a piantare tutte le mangrovie». La collaboraz­ione, del resto, secondo Anne-Sophie è l’unico modo possibile per salvaguard­are l’oceano e, di conseguenz­a, il pianeta. E le aziende hanno un ruolo essenziale in questo senso: «Negli ultimi anni sempre più imprese hanno capito la necessità di adottare politiche responsabi­li nei confronti dell’ambiente. Dodo però è stato un pioniere e un esempio per altri brand». Il simbolo di questo suo nuovo impegno è il bracciale Granelli DoDo for Te¯naka, realizzato con materiali plastici raccolti nel mar Mediterran­eo, rimodellat­i e colorati in gradazioni di verde, per ricordare la bellezza delle mangrovie.

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Anne-Sophie Roux, 27 anni, parigina, fondatrice di Te¯naka, mentre pianta le mangrovie. Accanto: il bracciale di Dodo a sostegno del progetto. I granelli di plastica riciclata sono stati lavorati dall’azienda Revet di Pisa.
PENSARE IN VERDE Anne-Sophie Roux, 27 anni, parigina, fondatrice di Te¯naka, mentre pianta le mangrovie. Accanto: il bracciale di Dodo a sostegno del progetto. I granelli di plastica riciclata sono stati lavorati dall’azienda Revet di Pisa.

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