SOLIDALE
Un’azienda fatta da donne per le donne
«Lo sviluppo sostenibile è la chiave di volta del progresso. Una sfida monumentale»
— Daniela Villa, co-fondatrice di LÕErbolario
In questo momento la sostenibilità sociale è un’emergenza. Per questo ogni nostro prodotto venduto entro il 31 agosto contribuirà a donare un milione di pasti alle famiglie in difficoltà. È un progetto che realizziamo insieme al Banco Alimentare. Non potevamo rimanere indifferenti davanti agli indici crescenti di povertà nel nostro Paese», dice Daniela Villa, fondatrice insieme con il marito Franco Bergamaschi de L’Erbolario. Ma la sua azienda è un fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana in ogni ambito di sostenibilità: «Per noi cosmetica fa rima con etica. I nostri prodotti devono essere sicuri, performanti, gradevoli e soprattutto ecosostenibili. Alla base del nostro operato c’è fin dal 1978 questa sensibilità per le risorse offerte dal Pianeta». Cosa significa, in concreto? «Usiamo la chimica verde, limitando gli sprechi energetici e i consumi. Ricorriamo solo a fonti rinnovabili, con energia autoprodotta in un parco fotovoltaico. Nel polo logistico non esistono caldaie a gas, perché utilizziamo il riscaldamento geotermico, che sfrutta il calore del sottosuolo». L’Erbolario, quindi, non inquina. «No. E per compensare le modeste emissioni che produciamo, finanziamo la tutela delle foreste». Riservate la stessa attenzione ai pack? «Certo. Abbiamo flaconi in vetro o in un materiale simile alla plastica, ma totalmente naturale, tratto dai residui della lavorazione della canna da zucchero. Ricicliamo la plastica delle bottiglie d’acqua e la plastica recuperata da oceani, spiagge, fiumi. Tutto questo richiede tanta ricerca, tanto impegno. Per la plastica ottenuta dalle bottiglie, per esempio, abbiamo fatto oltre sei mesi di test di stabilità». E per le confezioni esterne? «Usiamo solo carta da fonti responsabili. Posso dire con orgoglio che siamo stati i primi italiani a ottenere la certificazione FSC (Forest Stewardship Council), perché ricorriamo a una filiera certificata in tutte le sue fasi, che tutela i lavoratori e il paesaggio». Per quel che riguarda gli attivi? «Diversamente da tante altre aziende, noi produciamo anche gli ingredienti. Nella nostra ultima linea Foglie di Tè, per esempio, siamo partiti dal tè oolong, da cui abbiamo ricavato un estratto idroglicerico e un infuso molto profumato, ricchi di sali minerali e polifenoli antiossidanti. Adesso stiamo studiando burri, vitamine e forme cosmetiche nuove, come quelle solide, per i detergenti». Un’ultima chicca: «Siamo un’azienda di donne che lavorano per le donne. Il 70% del personale è femminile, anche ai livelli apicali. E nel laboratorio ricerca e sviluppo siamo il 99%». Un’impresa rosa che, non a caso, tutela la bellezza in tutte le sue forme. A partire da quella del Pianeta.