Vanity Fair (Italy)

BASICI PER NATURA

E anche in perfetta sintonia con il nuovo trend dello SKIN MINIMALISM, che unisce funzionali­tà e razionalit­à. Agli uomini il piacere di seguirlo, tra formule essenziali e prodotti studiati per le proprie caratteris­tiche. Sempre più nel segno dell’inclusio

- foto MICHAEL OLIVER LOVE di BARBARA RODESCHINI

Sdello econdo il report Pinterest Predicts, il 2021 è l’anno

skinimalis­m, da skin minimalism, ossia della razionaliz­zazione del beauty-case in un’ottica di efficacia, pochi prodotti, quindi, ma multifunzi­one. Un approccio essenziale, una sorta di start up kit, da integrare con referenze personaliz­zate. A confermare la tendenza ci sono anche i dati di mercato. Nell’ultimo mese, i prodotti più acquistati della categoria bellezza di Amazon Italia sono i basic per definizion­e, dal rasoio al bagno doccia con qualche vezzo dettato dal perdurare del lockdown, come la tinta per barba e baffi o i set di forbici da parrucchie­ri. Le toiletries chiave della primavera 2021 si contano sulle dita di una mano. Per cominciare bastano poche referenze, un prodotto booster per rinforzare la pelle, l’acido ialuronico per mantenerla elastica, uno shampoo, la cera per lo styling e l’immancabil­e bagnoschiu­ma rinfrescan­te. Il grooming maschile, del resto, è da sempre legato al concetto di funzionali­tà e continua a macinare risultati come sottolinea l’ultima analisi condotta da Grand View Research: nel 2020 valeva 45,7 miliardi di dollari, nel 2027 la previsione è di raggiunger­e quota 75,8 miliardi di dollari. A contribuir­e al raggiungim­ento di questo obiettivo c’è appunto lo skinimalis­m. Perché se è vero che l’uomo contempora­neo ragiona per priorità, è altrettant­o vero che, nell’ambito della cosmetica specifica, stiamo assistendo a un processo di integrazio­ne come non si è mai visto nell’industria del lusso. Partito dal mondo femminile, con i temi dell’inclusione e della body positivity, l’importanza di una cosmetica accoglient­e e rispettosa delle differenze sta diventando la regola nel settore maschile grazie anche a movimenti internazio­nali come Black Lives Matter e Stop Asian Hate, che hanno portato sotto gli occhi di tutti l’importanza di una società equa, capace di dire di no al razzismo in tutte le sue sfumature. Anche quelle estetiche. Il mercato di riferiment­o si conferma quello nordameric­ano con il 29,2%, dove un’ampia fetta è dedicata all’etnocosmes­i, ossia ai prodotti formulati in modo specifico per determinat­e categorie. Tuttavia la Cina macina quote a colpi di BB cream, la referenza più richiesta con vendite mensili superiori al milione di euro, ma anche di make-up da uomo con rossetti e mascara in pole position. In Brasile, invece, secondo quanto dichiarato dalla Associação Brasileira da Indústria de Higiene

Pessoal, Perfumaria e Cosméticos (ABIHPEC), crescono a doppia cifra tutte le referenze legate allo skincare e in particolar modo maschere ed esfolianti. In Africa e Medio Oriente, l’attenzione è per i capelli, con l’impennata di prodotti di styling e di tutti gli accessori legati al mondo della barberia. Non solo, nell’area del Golfo, ma anche in Israele, Sudafrica e Turchia, si sta facendo spazio una nuova consapevol­ezza ambientale che porta i consumator­i a prediliger­e formule clean e packaging riciclabil­i.

Formule multifunzi­one che si abbinano a protocolli pensati per ogni caratteris­tica somatica. A ogni LATITUDINE il proprio cosmetico preferito

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