BASICI PER NATURA
E anche in perfetta sintonia con il nuovo trend dello SKIN MINIMALISM, che unisce funzionalità e razionalità. Agli uomini il piacere di seguirlo, tra formule essenziali e prodotti studiati per le proprie caratteristiche. Sempre più nel segno dell’inclusio
Sdello econdo il report Pinterest Predicts, il 2021 è l’anno
skinimalism, da skin minimalism, ossia della razionalizzazione del beauty-case in un’ottica di efficacia, pochi prodotti, quindi, ma multifunzione. Un approccio essenziale, una sorta di start up kit, da integrare con referenze personalizzate. A confermare la tendenza ci sono anche i dati di mercato. Nell’ultimo mese, i prodotti più acquistati della categoria bellezza di Amazon Italia sono i basic per definizione, dal rasoio al bagno doccia con qualche vezzo dettato dal perdurare del lockdown, come la tinta per barba e baffi o i set di forbici da parrucchieri. Le toiletries chiave della primavera 2021 si contano sulle dita di una mano. Per cominciare bastano poche referenze, un prodotto booster per rinforzare la pelle, l’acido ialuronico per mantenerla elastica, uno shampoo, la cera per lo styling e l’immancabile bagnoschiuma rinfrescante. Il grooming maschile, del resto, è da sempre legato al concetto di funzionalità e continua a macinare risultati come sottolinea l’ultima analisi condotta da Grand View Research: nel 2020 valeva 45,7 miliardi di dollari, nel 2027 la previsione è di raggiungere quota 75,8 miliardi di dollari. A contribuire al raggiungimento di questo obiettivo c’è appunto lo skinimalism. Perché se è vero che l’uomo contemporaneo ragiona per priorità, è altrettanto vero che, nell’ambito della cosmetica specifica, stiamo assistendo a un processo di integrazione come non si è mai visto nell’industria del lusso. Partito dal mondo femminile, con i temi dell’inclusione e della body positivity, l’importanza di una cosmetica accogliente e rispettosa delle differenze sta diventando la regola nel settore maschile grazie anche a movimenti internazionali come Black Lives Matter e Stop Asian Hate, che hanno portato sotto gli occhi di tutti l’importanza di una società equa, capace di dire di no al razzismo in tutte le sue sfumature. Anche quelle estetiche. Il mercato di riferimento si conferma quello nordamericano con il 29,2%, dove un’ampia fetta è dedicata all’etnocosmesi, ossia ai prodotti formulati in modo specifico per determinate categorie. Tuttavia la Cina macina quote a colpi di BB cream, la referenza più richiesta con vendite mensili superiori al milione di euro, ma anche di make-up da uomo con rossetti e mascara in pole position. In Brasile, invece, secondo quanto dichiarato dalla Associação Brasileira da Indústria de Higiene
Pessoal, Perfumaria e Cosméticos (ABIHPEC), crescono a doppia cifra tutte le referenze legate allo skincare e in particolar modo maschere ed esfolianti. In Africa e Medio Oriente, l’attenzione è per i capelli, con l’impennata di prodotti di styling e di tutti gli accessori legati al mondo della barberia. Non solo, nell’area del Golfo, ma anche in Israele, Sudafrica e Turchia, si sta facendo spazio una nuova consapevolezza ambientale che porta i consumatori a prediligere formule clean e packaging riciclabili.
Formule multifunzione che si abbinano a protocolli pensati per ogni caratteristica somatica. A ogni LATITUDINE il proprio cosmetico preferito