ROSSANA ORLANDI
La primavera in dieci pezzi speciali, scelti dalla guru del settore
émerito di Rossana Orlandi se tanti conoscono e amano nomi e opere di molti designer, perché è stata lei a scoprirli e spesso a lanciarli. Celebre per il suo impegno per non demonizzare la plastica solo come rifiuto nocivo, ma per considerarla un’opportunità creativa, ha inaugurato il progetto Ro Plastic Prize, un concorso internazionale per opere in plastica riciclata. La sua mente brillante non si stanca mai. Sempre alla ricerca di nuove idee, nuovi talenti, nuove forme di espressione, ha supportato innumerevoli progetti in tutto il mondo. Nella sua galleria, una sorta di mecca per esperti e appassionati di design, sono esposti pezzi unici di grandi firme e opere di nicchia di cui lei non esita a raccontare con trasporto la storia. Per Vanity Fair ha stilato la sua personale classifica dei 10 pezzi imperdibili in questa stagione anomala. Con un filo conduttore: «Ho scelto cose che mi fanno stare bene, che danno gioia alla vista e ai sensi, che sono nate dalla genialità e entrate nella quotidianità». Il primo, nella foto realizzata in esclusiva, è la Hortensia Chair di Reisinger Studio. «Un pezzo che ha già fatto la storia del design», dice Rossana Orlandi. Il designer argentino Andrés Reisinger è infatti stato protagonista di una strategia di design inedita: ha reso virale il rendering in 3D di questa poltrona, una nuvola di petali di stoffa tagliata a laser, prima di realizzarla in edizione limitata (25 pezzi).
1 LA SIGNORA DEL DESIGN
Ha scoperto un numero indefinito di talenti ed è un cardine del settore a livello internazionale. Qui è sulla poltrona Hortensia Chair di Reisinger Studio.
2 «Riflessi con un tocco di magia»
AURORA MIRROR, Fernando Mastrangelo
La bellezza opulenta dei tramonti di mezza estate. Specchio, sabbia e argento satinato.
3 «Materiali di recupero che hanno un passato: per creare un nuovo che abbia sapore di verità»
VOLUMI SOSPESI, Matteo Casalegno
Una libreria in legno e vetro antichi che gioca con geometrie e trasparenze materiche.
4 «Quasi un album di souvenir floreali, una personale celebrazione di stagione»
TAVOLO RUGIADA, Manu Crotti È realizzato con diversi strati di resina epossidica che racchiude oggetti preziosi – ricordi dell’artista – regalando tridimensionalità e l’illusione di un collage fluttuante.
5 «L’intangibilità della luce è racchiusa in un oggetto minimale che crea un forte impatto di metafisiche galassie colorate»
HALO, Mandalaki
Lampada in alluminio anodizzato con un innovativo proiettore cromatico. Integra led e un sofisticato sistema ottico. Per creare un effetto di luce e ombra unico.
6 «Un nuovo modo di narrare storie, con sculture che prendono vita da un filo e diventano racconti allegorici»
BEE, Benedetta Mori Ubaldini
Realizzate partendo da una matassa di filo metallico e scolpendo il materiale a mano.
7 «Una nuova dimensione per il collezionismo: vecchi oggetti abbandonati compongono un puzzle emozionale che diventa oggetto d’uso»
HAPPY VASE, Diederik Dchneemann
Vaso collezione Cherished, pezzo decorativo costruito con frammenti del passato.
8 «È come se i bambini irrompessero nelle vite degli adulti, una contaminazione ricca di spirito»
DISCOBOLO DI MIRONE-PIPPO, G+G
Fa parte della collezione Classiche Contaminazioni. Con ironia, G+G sovrappone l’autorevolezza di un classico alla leggerezza di una delle icone più popolari dei cartoni animati. Edizione limitata di 3 pezzi.
9 «Sono fiera di avere questa sedia in anteprima assoluta, Dixon è un visionario»
HYDRO CHAIR, Tom Dixon È l’ultima nata dalla collaborazione dell’artista britannico con Hydro, azienda danese che produce alluminio. Presentata a fine marzo 2021 a livello mondiale.
10 «Il mio cespuglio di ferro è un luogo segreto che accoglie anche se appare respingente»
BUSH OF IRON, Nacho Carbonell
Un pezzo unico, disegnato usando una struttura di metallo rinforzato con migliaia di “raggi” spinati che ricordano un porcospino. Pesa quasi una tonnellata.