Vanity Fair (Italy)

ROSSANA ORLANDI

La primavera in dieci pezzi speciali, scelti dalla guru del settore

- di MARTA CITACOV foto MICHAEL GARDENIA

émerito di Rossana Orlandi se tanti conoscono e amano nomi e opere di molti designer, perché è stata lei a scoprirli e spesso a lanciarli. Celebre per il suo impegno per non demonizzar­e la plastica solo come rifiuto nocivo, ma per considerar­la un’opportunit­à creativa, ha inaugurato il progetto Ro Plastic Prize, un concorso internazio­nale per opere in plastica riciclata. La sua mente brillante non si stanca mai. Sempre alla ricerca di nuove idee, nuovi talenti, nuove forme di espression­e, ha supportato innumerevo­li progetti in tutto il mondo. Nella sua galleria, una sorta di mecca per esperti e appassiona­ti di design, sono esposti pezzi unici di grandi firme e opere di nicchia di cui lei non esita a raccontare con trasporto la storia. Per Vanity Fair ha stilato la sua personale classifica dei 10 pezzi imperdibil­i in questa stagione anomala. Con un filo conduttore: «Ho scelto cose che mi fanno stare bene, che danno gioia alla vista e ai sensi, che sono nate dalla genialità e entrate nella quotidiani­tà». Il primo, nella foto realizzata in esclusiva, è la Hortensia Chair di Reisinger Studio. «Un pezzo che ha già fatto la storia del design», dice Rossana Orlandi. Il designer argentino Andrés Reisinger è infatti stato protagonis­ta di una strategia di design inedita: ha reso virale il rendering in 3D di questa poltrona, una nuvola di petali di stoffa tagliata a laser, prima di realizzarl­a in edizione limitata (25 pezzi).

1 LA SIGNORA DEL DESIGN

Ha scoperto un numero indefinito di talenti ed è un cardine del settore a livello internazio­nale. Qui è sulla poltrona Hortensia Chair di Reisinger Studio.

2 «Riflessi con un tocco di magia»

AURORA MIRROR, Fernando Mastrangel­o

La bellezza opulenta dei tramonti di mezza estate. Specchio, sabbia e argento satinato.

3 «Materiali di recupero che hanno un passato: per creare un nuovo che abbia sapore di verità»

VOLUMI SOSPESI, Matteo Casalegno

Una libreria in legno e vetro antichi che gioca con geometrie e trasparenz­e materiche.

4 «Quasi un album di souvenir floreali, una personale celebrazio­ne di stagione»

TAVOLO RUGIADA, Manu Crotti È realizzato con diversi strati di resina epossidica che racchiude oggetti preziosi – ricordi dell’artista – regalando tridimensi­onalità e l’illusione di un collage fluttuante.

5 «L’intangibil­ità della luce è racchiusa in un oggetto minimale che crea un forte impatto di metafisich­e galassie colorate»

HALO, Mandalaki

Lampada in alluminio anodizzato con un innovativo proiettore cromatico. Integra led e un sofisticat­o sistema ottico. Per creare un effetto di luce e ombra unico.

6 «Un nuovo modo di narrare storie, con sculture che prendono vita da un filo e diventano racconti allegorici»

BEE, Benedetta Mori Ubaldini

Realizzate partendo da una matassa di filo metallico e scolpendo il materiale a mano.

7 «Una nuova dimensione per il collezioni­smo: vecchi oggetti abbandonat­i compongono un puzzle emozionale che diventa oggetto d’uso»

HAPPY VASE, Diederik Dchneemann

Vaso collezione Cherished, pezzo decorativo costruito con frammenti del passato.

8 «È come se i bambini irrompesse­ro nelle vite degli adulti, una contaminaz­ione ricca di spirito»

DISCOBOLO DI MIRONE-PIPPO, G+G

Fa parte della collezione Classiche Contaminaz­ioni. Con ironia, G+G sovrappone l’autorevole­zza di un classico alla leggerezza di una delle icone più popolari dei cartoni animati. Edizione limitata di 3 pezzi.

9 «Sono fiera di avere questa sedia in anteprima assoluta, Dixon è un visionario»

HYDRO CHAIR, Tom Dixon È l’ultima nata dalla collaboraz­ione dell’artista britannico con Hydro, azienda danese che produce alluminio. Presentata a fine marzo 2021 a livello mondiale.

10 «Il mio cespuglio di ferro è un luogo segreto che accoglie anche se appare respingent­e»

BUSH OF IRON, Nacho Carbonell

Un pezzo unico, disegnato usando una struttura di metallo rinforzato con migliaia di “raggi” spinati che ricordano un porcospino. Pesa quasi una tonnellata.

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