DENTRO LA STORIA
Unite il nostro patrimonio artistico e la tecnologia. Il risultato è un progetto all’avanguardia: con un visore, si potrà entrare nel MAUSOLEO DI AUGUSTO ricostruito nella realtà virtuale
Mai sprecare una crisi, diceva quello. Fondazione TIM lo ha preso in parola e assieme a Facebook ha pensato di buttarsi in un progetto ambiziosissimo a prova di pandemia: la digitalizzazione del Mausoleo di Augusto per il Comune di Roma, ovvero un viaggio virtuale nel tempo e nella storia che regalerà a tutti la possibilità di apprezzare una delle opere di architettura più ambiziose realizzate nella storia dell’umanità così come appariva ai tempi della sua realizzazione. Un’impresa della tecnologia virtuale, che è anche un pretesto per capire dove la dematerializzazione del mondo ci potrà portare. Luca Josi, responsabile Brand Strategy Media & Multimedia Entertainment di TIM, e Luca Colombo, country director di Facebook, provano a immaginarlo e a spiegarcelo.
Partiamo dalla digitalizzazione del Pantheon...
Luca Josi: «No! Non partirmi così! Non è il Pantheon! È il Mausoleo di Augusto!».
Boh! Scusa! Qualcuno mi aveva detto che era il Pantheon. Comunque la mia domanda è: a che cosa servirà questa digitalizzazione del Mausoleo?
L.J.: «Quando eravamo ragazzini, per farti un’idea dell’archeologia, se ti andava bene ti regalavano quei libricini dove ci mettevi sopra la velina trasparente e vedevi come i monumenti erano cambiati nel corso del tempo. Lo straordinario vantaggio di questo nostro mondo contemporaneo è che puoi cominciare a “viaggiare” e osservare quei cambiamenti in maniera tridimensionale. Noi di TIM l’abbiamo fatto, assieme ai nostri partner di Facebook, partendo da un luogo eccezionale come il Mausoleo di Augusto, appunto».
Luca Colombo: «Magari spieghiamo come funziona questa carta velina del 2021...».
Sì, fammi capire come funziona…
L.C.: «Sostanzialmente quello che è avvenuto attraverso questi visori un po’ ingombranti è stata un’immersione in un nuovo mondo. Mark Zuckerberg in California, il presidente Salvatore Rossi e l’amministratore delegato di TIM Luigi Gubitosi a Roma sono entrati contemporaneamente e virtualmente nel Mausoleo. La carta velina in questo caso è un dispositivo hardware legato a un software eccezionale, capace di creare una ricostruzione fisica delle trasformazioni nel tempo del Mausoleo».
Quindi un viaggio anche didattico…
L.C.: «Assolutamente».