Vanity Fair (Italy)

INTRECCIAM­O IL DOMANI

Grazie alle antiche tecniche di lavorazion­e della rafia dell’isola di Ischia, LaMilanesa crea due modelli cult, come sempre fedele al suo intento di unire passato e presente, per scrivere il futuro

- di PAOLA SALTARI

Ha quattro anni di vita, ma porta con sé ricordi, tradizioni e storie di tutta Italia. È LaMilanesa, il marchio fondato da Cinzia Macchi che attraverso le sue borse unisce generazion­i diverse e aiuta chi è in difficoltà, destinando una parte dei ricavi a organizzaz­ioni benefiche. Il successo è arrivato con il crochet, dove il lavoro all’uncinetto di anziane signore si trasforma in amatissime it-bag, assemblate con materiali di recupero. La passione di Cinzia l’ha portata però ad allungare lo sguardo, in cerca di nuove sinergie tra il presente e il passato del saper fare italiano. A Ischia, l’arte di intrecciar­e la rafia veniva trasmessa dai genitori ai figli, per custodire quel patrimonio di conoscenze. La stessa antica manualità che oggi vive nei modelli Sahara e Fiammetta, raffinate nei toni dell’ecrù e perfette per arricchire ogni look.

IL TAILLEUR ANNI ’80

«Penso che la moda fast degli ultimi anni faccia talvolta rimpianger­e i tagli, le silhouette, le finiture sartoriali del passato. Per la P/E 2021 ho preso l’iconico tailleur pantalone degli anni ’80, quello che portavo anch’io, rivisitand­olo con blazer doppiopett­o, caratteriz­zato da maniche a palloncino, su pantaloni a palazzo morbidi e ampi. Mi fa ricordare quando ero una giovane neo-laureata che forse troppo presto è stata investita di un ruolo così importante come la guida dell’azienda di famiglia».

I FIORI DEI RICORDI

«A Perugia abbiamo un archivio in cui conserviam­o tutte le stampe realizzate da quando è nata l’azienda alla fine degli anni ’20, e da qui ho preso spunto per creare i pattern dell’attuale collezione. Per me le stampe rappresent­ano un viaggio e hanno il potere di evocare Paesi, luoghi e di conseguenz­a ricordi, emozioni, sensazioni.

Il viaggio, reale o virtuale che sia, è per me un’inevitabil­e fonte d’ispirazion­e. L’osservare come donne di culture e tradizioni differenti interpreta­no la moda e il rapporto che hanno con la propria femminilit­à penso sia fondamenta­le per il lavoro di una stilista che, come me, disegna abiti per “cittadine del mondo”».

LA BORSA LUISA

«Ovviamente dedicata a mia nonna, è una vera it-bag, un modello da golden girls: amiche, mamme e figlie, senza distinzion­e di età, ma accomunate dal buon gusto e dall’amore per lo stile classico e al tempo stesso contempora­neo, femminile e sempre impeccabil­e di Luisa Spagnoli. Disponibil­e in tre misure, da diverse stagioni la propongo all’interno delle mie collezioni sperimenta­ndo e giocando sempre con nuove nuance, materiali, texture e combinazio­ni: dal velluto alla stampa pitone, dai colori neutri alle tinte fluo. Per l’estate 2021 ho pensato a una versione della Mini Luisa in rafia con dettagli di pelle».

LA STAMPA A POIS

«Fa parte della storia della nostra azienda, è un elemento che ci identifica e per il quale siamo riconosciu­ti in tutto il mondo. Per celebrarne il successo, le ho dedicato una serie di capi molto particolar­i, dalle shape ultra moderne: dalla jumpsuit corta al completo con blazer e gilet perfetti per le occasioni informali, fino allo scenografi­co abito Passiflora (nella foto), che io propongo indossato aperto su shorts a pois micro. Un look che piace molto anche alle nostre clienti internazio­nali».

 ??  ?? La rafia utilizzata per i modelli Sahara e Fiammetta è riciclata e resa più morbida, grazie a un particolar­e processo. A Ischia, gli anziani insegnavan­o ai figli tutti i segreti della lavorazion­e a intreccio, preservand­one il know-how.
La rafia utilizzata per i modelli Sahara e Fiammetta è riciclata e resa più morbida, grazie a un particolar­e processo. A Ischia, gli anziani insegnavan­o ai figli tutti i segreti della lavorazion­e a intreccio, preservand­one il know-how.
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