COSTANZA DIQUATTRO

Ragusana, è direttore artistico del Teatro Donnafugata dal 2010. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo Donnafugata.

Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla, diceva Bufalino. Ma bisogna esserlo anche per raggiungerla, questa perla barocca, attraversando la Ragusa industrializzata, il suo odierno paesaggio urbano e la sua inevitabile modernizzazione. Ed è proprio in questo contesto che si colloca prima Festiwall e poi Bitume, due festival figli di un medesimo pensiero; laddove finisce uno, inizia l’altro. Festiwall nasce nel 2015 dall’intuizione di Vincenzo Cascone e Antonio Sortino. A muovere le scelte dei direttori artistici, una volontà precisa di ridisegnare Ragusa seguendo un tracciato logico, una mappatura vera e propria. Negli anni, gigantesche superfici hanno preso vita colorandosi di un racconto che è arte, critica e rapimento. Perché questi murales non sono mere decorazioni, bensì traumi. Devono lasciare un segno per assolvere alla loro funzione più ambiziosa: quella pedagogica. Bitume segue, come logica conseguenza, verso un’introspezione artistica. Dallo spazio aperto si passa alla fabbrica dismessa di bitume. Un salto indietro per appropriarsi di una rinnovata coscienza storica che possa offrire occhi nuovi per scorgere il futuro. Insomma, siate intelligenti: venite a Ragusa.

L’opera Corpus Homini dell’artista Luis Gomez de Teran. L’immagine del bitume che esce dal grande tubo industriale richiama il sangue dal costato di Cristo ed è un omaggio ai lavoratori.