CELEBRARE LA DIVERSITÀ Miss Fame, Nina Rima, Paolo Camilli e Cathy La Torre
36 anni, americana, arriva sul set come Kurtis Dam-Mikkelsen, un giunco pallido, tutto vestito di nero come a scomparire. Parla con voce tenue, tiene gli occhi abbassati. Poi, di fronte allo specchio, dispone i suoi trucchi con la meticolosità con cui un chirurgo prepara i ferri da lavoro (oltre che personalità televisiva e influencer da più di un milione di follower, è pure make-up artist). In un’ora diventa Miss Fame, una delle drag queen più famose al mondo. E il suo atteggiamento cambia. Liberata dentro sembianze femminili, è altera, sicura di sé, persino un po’ diva (non vorrebbe mai smettere di posare!). Racconta che la sua vita è «una forma di protesta contro l’omologazione». Cresciuta con nonni severi (i genitori avevano problemi di droga), frequenta le discoteche per trovare il suo spazio nel mondo. Cade nelle dipendenze, si rialza in fretta. E da allora si batte per i diversi: «Mi scrivono un sacco di ragazzi che stanno attraversando momenti di depressione. Dico loro: sono stata anch’io in un angolo buio, io ti vedo, ti sento.
A volte, basta solo questo».