Vanity Fair (Italy)

L’artista Coco Capitán e la salvaguard­ia degli oceani

È fonte di ossigeno per il pianeta e la sua salvaguard­ia dipende da noi. L’artista Coco Capitán si fa portavoce di questo messaggio attraverso un brand che da sempre se ne prende cura

- di ROSSELLA FIORE

éuno spettacolo con tante repliche, eppure tutte inedite ed emozionant­i: il tramonto in riva al mare è tra i ricordi più spensierat­i e struggenti dell’artista spagnola Coco Capitán, andalusa, nata a Siviglia, trasferita­si a Cadice a 11 anni e poi a Londra dove ha il suo studio. Il mare come fondale di giornate estive infinite e come ispirazion­e per un’opera d’arte militante, nata in collaboraz­ione con il brand di skincare Biotherm da sempre attento alla salvaguard­ia della vita negli oceani. Come racconta la stessa Capitán, i pack-manifesto disegnati da lei dei prodotti Life Plankton Elixir, Lait Corporel L’Original e Aquapower Gel nascono dall’obiettivo comune di sensibiliz­zare l’audience sulle tematiche ambientali: «È stata una collaboraz­ione naturale: loro erano molto interessat­i al mio modo di esprimere l’attivismo attraverso l’arte e io avevo come musa il mare».

Come nascono le sue opere?

«Trascorro la maggior parte del tempo ad annotare pensieri sul mio taccuino, molte delle mie creazioni arrivano proprio da lì. A volte sono già delle opere d’arte di per sé, a volte sento la necessità di trasformar­le in dipinti, foto oppure oggetti».

Come può l’arte essere una forma di militanza?

«L’arte muove i pensieri, quindi lo è a pieno diritto. Io preferisco farlo in modo sottile, a volte subliminal­e. Non voglio spiegare un concetto, ma offrire delle suggestion­i che generino quesiti con l’obiettivo di invitare le persone a diventare più consapevol­i del loro impatto sul mondo. Voglio che ognuno trovi la sua strada. Questo è stato il mio punto di partenza anche per il progetto in collaboraz­ione con Biotherm. Ho riflettuto sulla ricchezza dei mari e degli oceani come fonte di ossigeno per la Terra e mi sono chiesta come avrei potuto tradurlo in un’opera di forte impatto. È nato così il quesito: Come navighiamo respiriamo senza il mare? Barrando la parola navighiamo ho voluto sottolinea­re il fatto che i mari non sono una risorsa da sfruttare per fare le vacanze, ma un elemento vitale da tutelare in ogni modo possibile per preservare l’esistenza di ogni essere vivente sul pianeta».

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