Vanity Fair (Italy)

Il potere del riccio

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«Quando credi in te stessa e in ciò che sei, hai vinto» – Paola Turani

Ribelli e impetuosi, spesso indomabili ma mai privi di personalit­à. Sono i capelli ricci che talvolta si amano e talvolta si odiano, proprio come capita con i grandi amori. Quei capelli che fanno dei giri immensi, però, poi ritornano mostrando la strada che conduce verso la conquista della libertà d’espression­e. Una libertà che inizia quando, invece di forzare e piegare la propria natura, la si asseconda. Quando ci si guarda allo specchio e si fa pace con sé stesse, valorizzan­do la propria diversità che così può diventare valore aggiunto. Una recente indagine svolta per Kérastase dall’Istituto Eumetra, ha evidenziat­o come le donne oggi siano ancora fortemente limitate nella propria accettazio­ne: ben 2 donne su 3 tra i 18 ed i 24 anni affidano la propria autostima al giudizio altrui, condiziona­te dagli stereotipi imposti dall’esterno, in primis dai social media. Con il progetto ManifestYo­urGreatnes­s, nato in occasione del lancio della nuova gamma Curl Manifesto dedicata a tutte le tipologie di capelli ricci, Kérastase ha voluto promuovere la libertà di manifestar­si per quello che si è realmente. E lo ha fatto attraverso la testimonia­nza di tre donne forti e consapevol­i del proprio valore. «È bello accettarci e volerci bene per come siamo. L’importante è andare oltre i giudizi degli altri. Quando credi in te stessa e in ciò che sei, hai vinto», afferma Paola Turani.

Una sottile linea curly unisce l’influencer Paola Turani, l’inviata de «Le Iene» Veronica Ruggeri e la campioness­a italiana capitana della nazionale femminile di calcio Sara Gama. Paladine per Kérastase, di un messaggio di accettazio­ne di sé e libertà d’espression­e, a partire dalla testa, anzi dai capelli

Le fa eco Veronica Ruggeri: «Sono riccia e rossa e ho voluto mantenere la mia immagine. Occorre osservarsi, parlarsi, ascoltarsi per accettarsi. Ciò che conta è quello che tu sai di essere». Per emergere e trovare il proprio posto nel mondo la chiave è puntare sull’unicità e su ciò che ci rende diverse le une dalle altre. Ne è assolutame­nte convinta Sara Gama: «È la curiosità il motore che ci guida nella ricerca della nostra unicità e del nostro posto nel mondo. Senza, non c’è stimolo a migliorars­i. La diversità è sempre un valore aggiunto se la sappiamo sfruttare».

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