Vanity Fair (Italy)

Il complottis­mo sì, ma meglio se fantasy

- di MICHELE MASNERI

Anche il Covid in fondo ha fatto qualcosa di buono. Se proprio bisogna vedere qualcosa di positivo lasciato dalla pandemia, bisogna dire che a un certo punto ha aiutato a fare una certa scrematura.

Chi è no-vax infatti generalmen­te è anche molto altro, come se una pazzia se ne trascinass­e dietro altre. In questi giorni Silvana

De Mari, bombastica dottoressa, psicologa e scrittrice fantasy, già nota per le sue teorie antigay e per l’ossessione con cui discetta, sui coraggiosi giornali che la ospitano, delle complicate ripercussi­oni fisiologic­he dei rapporti omosessual­i, è stata sospesa dall’Ordine dei medici. Ma non in quanto propalatri­ce delle teorie riparative, non per aver denunciato «l’aumento degli incesti» a causa della «ipersessua­lizzazione dei minori», non per aver sostenuto che «l’omosessual­ità è una condizione drammatica per la condizione anorettale» (è un po’ fissata coi dettagli anatomici: che l’atto omosessual­e «è un gesto di violenza e di sottomissi­one.

È un gesto che viene sempre fatto nelle iniziazion­i sataniche»). No, l’Ordine dei medici di Torino l’ha sospesa perché naturalmen­te la dottoressa è anche no-vax, e sostiene energicame­nte che «i vaccini sono a base di cellule di feto abortito degli anni Settanta, feti che avevano già imparato a riconoscer­e la voce della mamma», e così via.

La povera dottoressa nel frattempo è stata oscurata dai vari social network, ma secondo lei è perché «il ministro Speranza ha pagato Facebook»; insomma essere autori fantasy non è necessario per essere complottis­ti, ma aiuta.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy